Poeta francese (n. Parigi 1431 - m. dopo il 1463); di cognome Montcorbier, portò quello di un ecclesiastico, Guillaume de V., che lo protesse giovinetto. Baccelliere nella facoltà delle Arti dell'univ. [...] dichiarato maestro (1452), si abbandonò a una vita irregolare e sciagurata, partecipando a risse, rapine, ecc.; infine fu ed espresso la nostalgia per la caducità della bellezza (in specie nella Ballade des dames du temps jadis), la pietà di sé ...
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Pseudonimo del romanziere e poeta francese Lucien Bastard (Parigi 1911 - ivi 1992). Nelle sue opere si mostra molto attento alle testimonianze della vita cristiana nel mondo d'oggi, benché dottrina e dogma [...] Que ces mots répondent (1964). Segnano un approfondimento e un mutamento della sua narrativa i romanzi successivi: L'apostat (1968), La fille à l'oursin (1971), Il était un petit homme (2 voll., 1975-76), Les déicides (1980), Les femmes de M. Legouvé ...
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Scrittore e uomo politico venezuelano (Caracas 1906 - ivi 2001), prof. di economia politica nell'univ. centrale del Venezuela a Caracas (1937-41), di letteratura latino-americana nella Columbia University [...] de Aguirre; El laberinto de fortuna, 2 voll., 1962-64; Estación de máscaras, 1964; Oficio de difuntos, 1976; La isla de Róbinson, 1981; La visita en el tiempo, 1990), racconti (Red, 1936; Treinta hombres y sus sombras, 1949; Pasos y pasajeros, 1966 ...
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Poeta e scrittore francese (Rezé 1899 - Parigi 1959). Surrealista, portò con sé lo spirito combattivo del dadaismo. Dapprima militante comunista, quindi trockista, prese parte alla guerra civile spagnola [...] invettiva politica, espresse una grande libertà d'invenzione unita a una vena di ottimismo comico che lo distingue da Breton De derrière les fagots (1935); Je ne mange pas de ce pain-là (1936); Air mexicain (1952). Del 1945 è Le déshonneur des poètes ...
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Scrittore francese (Antibes 1899 - Parigi 1965). Nella sua produzione letteraria è reperibile, soprattutto in un primo tempo, il segno dell'educazione surrealista che ebbe inizio intorno al 1925, in seguito [...] , con B. Péret. Ma nelle metafore bizzarre, nell'irrazionalismo talvolta paradossale delle situazioni e dell'espressione, A. rivela la sua volontà di andar contro corrente, e il suo fondamentale simbolismo si colora di un umorismo e di un'ironia ...
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Pseudonimo del poeta in dialetto romanesco e architetto Mario Fagiolo (Roma 1905 - ivi 1996); fondò alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952). La sua poesia [...] stella de carta, 1947; Ottave, 1948; Tormarancio, 1950; La peste a Roma, 1952; Ponte dell'Angeli, 1955; Verde vivo verde morto, 1962; Roma risalto verbale a una immaginazione baroccheggiante, trovando tuttavia la sua nota più genuina là dove un ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (La Coruña 1886 - Muralto, Locarno, 1978). Prof. a Oxford di cultura spagnola (1928-31), dopo l'avvento della repubblica in Spagna fu nominato ambasciatore a Washington [...] (1931), poi delegato alla Società delle Nazioni. Esponente del liberalismo spagnolo, allo scoppio della guerra civile ritornò in Inghilterra; è stato un avversario del regime franchista. Ha scritto di ...
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Scrittore e pittore statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1894 - North Conway, New Hampshire, 1962). Narrò le sue esperienze della prima guerra mondiale in The enormous room (1922). Dal 1920 visse per [...] qualche tempo in povertà a Parigi. Delle sue raccolte di poesie si citano: Tulips and chimneys (1923); XLI poems (1925); & (1925); Is 5 ( Harvard University (i: six non-lectures, 1953). La sua poesia è caratterizzata dall'impiego di mezzi ...
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Critico e studioso francese della letteratura (Noordpeene, Francia del Nord, 1878 - Parigi 1944), si occupò anche dei rapporti tra la cultura francese e l'italiana e fondò, con F. Baldensperger, la Revue [...] française en Italie au XVIIIe siècle (1934, con H. Bédarida); La crise de la conscience européenne 1680-1715 (3 voll., 1935; trad. it. 1946); La pensée européenne au XVIIIe siècle de Montesquieu à Lessing (3 voll., 1946). Insieme con J. Bédier ha ...
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Saggista (Cebolla, Toledo, 1907 - Madrid 1979); seguace in parte di J. Ortega y Gasset, ha orientato la sua saggistica verso una problematica soprattutto storica e religiosa (Del siglo VIII a nuestros [...] días, 1941; Leyendo el Génesis, 1942), occupandosi poi anche di problemi estetici (El arte como revelación, 1942); ha scritto inoltre tragedie e opere narrative ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...