Filosofo francese, nato a El-Biar (Algeria) il 15 luglio 1930 da famiglia ebrea. Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori del Collège International de Philosophie, [...] -ce-que le structuralisme?, Parigi 1967; G. Vattimo, Le avventure della differenza, Milano 1980; M. Ferraris, Differenze. La filosofia francese dopo lo strutturalismo, ivi 1981; Les fins de l'homme. A partir du travail de Jacques Derrida, a cura di J ...
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Veste caratteristica dell'Africa settentrionale a occidente dell'Egitto, che si porta sopra tutte le altre vesti ed è comune (salvo lievissime varietà) a uomini e donne, a musulmani e a ebrei locali. È [...] nelle campagne della Tripolitania e in tutta la Cirenaica gerd, in Algeria e Marocco ḥā'ik o ksā (\arabo\, in qualche luogo si nella Francia settentrionale e nelle Fiandre), barracan in francese antico, barragan in spagnolo, barregana in portoghese, ...
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N Vocabolo arabo d'origine persiana, italianizzato in divano (fr. e ingl. divan, sp. diván, ted. Diwan), il quale è andato assumendo significati svariatissimi, che qui riassumiamo.
1. La parola araba, [...] fra Pisa e Tunisi del 16 maggio 1343 dovana) e il francese douane. Già nella prefazione del Liber abaci, composto nel 1202 scriba in duana bugee (ossia di Bugia nell'attuale Algeria) pro pisanis mercatoribus ad eam confluentibus constitutus esset". ...
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REINHARDT, Jean-Baptiste, detto Django
Antonio Lanza
Chitarrista belga di jazz, nato a Liverchies il 23 dicembre 1910, morto a Fontainebleau il 16 maggio 1953. Zingaro di lingua francese, seguì la propria [...] tribù in Francia, Italia e Algeria; già nel 1922 suonava la chitarra in locali da ballo parigini. Nel 1928, in un incendio della , il Quintette du Hot Club de France, col violinista francese S. Grappelli (n. 1908), due chitarristi ritmici più ...
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Fisico francese, nato a Constantine, Algeria, il 1° aprile 1933. Ha conseguito il dottorato in Fisica nel 1962 presso l'École Normale Supérieure di Parigi, sotto la supervisione di A. Kastler (premio Nobel [...] nel 1966) e J. Brossel. Nel 1962 ha intrapreso l'insegnamento accademico presso la vi Università di Parigi. Dal 1973 è professore presso il Collège de France, dov'è titolare della cattedra di Fisica atomica ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] all'università di Paris VIII-Vincennes, dove ha costituito un Centro di studi femminili. Con G. Genette e T. Todorov è tra i fondatori della rivista Poétique (1974). Ha ricevuto il Prix Médicis nel 1969 ...
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Architetto egiziano, nato al Cairo il 23 marzo 1900, morto ivi nel 1989. Originario di una famiglia della buona borghesia del Cairo, a una prima decisione di studiare agraria fece seguire la scelta della [...] a Garagos (1950); la moschea per il Punjab, Pakistan (1950); l'università di Algeria (1960); il villaggio Nuova Bariz, Kharga Oasis (1967); l'Istituto francese di Archeologia orientale, Dighouse (1970); la moschea di Tripoli, Libano (1970); il ...
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(App.III, I, p. 213)
Scrittrice francese, morta a Parigi il 14 aprile 1986. Nella messa a fuoco dei diritti e della dignità della condizione femminile la de B. non ha mai abbandonato la lucida visione [...] , modificandola. Il suo impegno politico non viene meno (Djamila Boupacha, 1962, feroce requisitoria sulle responsabilità francesi nella guerra d'Algeria), anche se l'ineluttabilità della storia, così come quella del tempo che scorre e della morte ...
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Scrittore francese nato nel 1897. Fu combattente nella prima Guerra mondiale, dalla quale tornò disgustato e sconvolto. Studiò medicina, ma nel 1924 l'abbandonò per la défense du travail proclamata dalla [...] de Télémaque (1923). Nel 1927 aderisce al Partito comunista francese e nel 1932, reduce dal congresso internazionale degli scrittori e del governo di Vichy, oppure in Svizzera e in Algeria, testimoniano insieme con gli scritti su Les Martyrs (1945), ...
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Filosofo ed economista francese, nato a Parigi l'8 febbraio 1796, morto ivi il 31 maggio 1864. Fece gli studî al Politecnico e nel 1814 partecipò alla resistenza contro l'invasione degli eserciti degli [...] " l'E. e A. Bazard, fondatore della carboneria francese; ma fra i due maggiori esponenti del sansimonismo avvenne una a Parigi e ottenne un impiego nella commissione scientifica dell'Algeria, fino a quando (1845) fu nominato direttore della linea ...
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pied-noir
〈pi̯è nu̯àar〉 s. m., fr. (propr. «piede nero»; pl. pieds noirs). – Appellativo dato, con intonazione spreg., ai figli di genitori francesi nati in Algeria, e in genere ai francesi che vivevano in Algeria prima che la colonia francese...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...