scaldare
Andrea Mariani
Del verbo, che vanta un discreto numero di occorrenze (tredici, di cui dieci nella Commedia), un primo uso proprio è in If XXIX 74 Io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar [...] calore caritatis mundum, idest homines in mundo viatores " (Serravalle), o dell'amore per il bene che " scalda... l'animoumano rendendolo fecondo di opere buone " (Steiner).
Altrove indica l'azione spirituale che " accende " d'amore l'uomo disposto ...
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quetare (quietare)
Aldo Duro
Oltre ai due esempi della forma ereditaria ‛ chetare ', già citati sotto questa voce, e presenti in Cv II XIV 20 e in Detto 395, il verbo ricorre soltanto nella Commedia, [...] desidera la sua perfezione, e in quella si queta ogni suo desiderio; IV IV 3 con ciò sia cosa che l'animoumano in terminata possessione di terra non si queti, ma sempre desideri gloria d'acquistare; Pg XVII 128 Ciascun confusamente un bene ...
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Spaccio de la bestia trionfante
Opera (1584) di G. Bruno. Il testo, come tutti i dialoghi in volgare italiano pubblicati da Bruno a Londra tra il 1584 e il 1585, è stampato nell’officina tipografica [...] centrale l’aspetto etico della nuova onto-cosmologia e Bruno propone con urgenza la necessità di una «riformazione» dell’animoumano, dei valori e delle leggi che governano la «civile conversazione». Dedicato a sir Philip Sidney, uno dei principali ...
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Miller, Seton A.I.
Sebastiano Lucci
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chehalis (Wash-ington) il 2 maggio 1902 e morto a Woodland Hills (California) il 29 maggio 1974. Abile [...] artigiano e profondo conoscitore dell'animoumano, creò alcuni personaggi indimenticabili cui è legata la fioritura di un cinema virile, dominato da violente passioni e drammatici conflitti. Pur avendo lavorato con i migliori registi del periodo ...
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Melville, Herman
Riccardo Capoferro
Il mare e gli abissi dell’animoumano
Tra i grandi scrittori che a metà Ottocento fondarono la letteratura americana, Herman Melville ha legato il suo nome a Moby [...] abbagliante, simboleggia quel che sfugge alla scienza e alle categorie morali, e che tuttavia è la via d’accesso ai sensi umani e dunque alla possibilità di conoscere e apprendere.
L’interesse di Ismaele non cade soltanto sulla balena, ma anche sulla ...
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Foote, Horton
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Wharton (Texas) il 14 marzo 1916. Per quanto il suo mondo fantastico appaia ossessivamente ancorato all'ambiente [...] mostrato capace di esplorare con convincente intensità l'animoumano, creando una vasta galleria di personaggi che appieno le proprie capacità introspettive disegnando con crudezza e umanità il ritratto di un cantante country alcolizzato che cerca ...
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rappresentazione
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato. Per quanto se ne possano trovare [...] ne ha fatto il pensiero moderno, a partire da Descartes, il quale, identificando le idee con le r. insite nell’animoumano, pose, senza risolverla, la problematica del rapporto tra r. e realtà. A tale significato si rifaranno sia gli esponenti della ...
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Sangster, Jimmy (propr. James)
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico inglese, nato nel Galles il 2 dicembre 1924. Autore fra i più importanti della Hammer Film Production contribuì, [...] sue mitiche figure, sia creando storie e personaggi per film in cui analizzò gli aspetti oscuri e insondabili dell'animoumano.
Iniziò la sua carriera nel cinema negli anni Quaranta alla Hammer in qualità di direttore di produzione e assistente alla ...
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BUONAMICI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Prato da antica famiglia cittadina in data imprecisabile della prima metà del sec. XVI. Si sa che fu prete e che godeva di qualche relazione alla corte romana, [...] spiegazioni sulla origine della servitù nelle sue varie forme, tutte riducibili alla soggezione ai tre vizi principali dell'animoumano, la superbia, la lussuria e l'avarizia: origine rinviata alla fine dell'età dell'oro, quando dalla "naturale ...
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Margadonna, Ettore Maria
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore, nato a Palena (Chieti) il 30 novembre 1893 e morto a Roma il 28 ottobre 1975. Con la sua innata vena ironica, arricchita da una profonda [...] conoscenza e capacità descrittiva delle sfumature dell'animoumano, contribuì al rinnovamento, per temi e linguaggio, della commedia italiana degli anni Cinquanta. Ritrasse la sfera di vita privata dei suoi personaggi, semplici e genuini, senza per ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri u., gli uomini (con tono partic., è anche...