Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] antropologia, storia, diritto, psicologia e scienze biomediche), sia nell’attenzione, se non nella consapevolezza, generale.
Nei primi studi sul linguaggio Monica (1983), Per una retorica popolare dellinguaggio femminile, ovvero: la lingua delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di un’epoca è una pluralità di modi o di lingue che non [...] da una tensione di conoscenza nello specchio mutevole dellinguaggio.
Occorre soltanto la forza convinta e ardita dello visualizzazione drammatica che contraddistingue tutta la cultura e l’antropologia di un secolo tumultuoso, diviso tra antiche e ...
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Boccaccio, Giovanni
Giulio Ferroni
Scrittore, nato a Certaldo o Firenze nel 1313 e morto a Certaldo nel 1375. Le opere volgari di B., soprattutto quelle più strettamente legate a Firenze, costituiscono [...] costituiscono il fondamento della sua antropologia, della sua analisi del rilievo dei comportamenti umani nell assumere, dando evidenza tra l’altro alla più tagliente allusività dellinguaggio erotico (qualche volta con riscontri puntuali, come per il ...
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Geografia
Claudio Cerreti
La conoscenza del ‘sistema Terra’
La geografia è una delle scienze più antiche, che risponde a domande fondamentali poste in tutte le epoche e presso tutti i popoli: perché [...] più limiti che in passato. La carta geografica fa parte dellinguaggio geografico in maniera inscindibile, perché anch’essa ha a che ), il loro modo di pensare e di agire (etnologia, antropologia, linguistica), la loro storia, la loro economia; e, ...
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Beroaldo, Filippo, il Vecchio
Loredana Chines
Nacque a Bologna nel 1453 e vi morì nel 1505. Non è difficile immaginare come a Firenze potesse essere nota a M., fin dalla adolescenza, la fama del celebre [...] l’operare in M. una profonda assimilazione dellinguaggio e dei paradigmi ermeneutici della teatralità.
Per quanto antropologia machiavelliana, testimoniato dalla copia autografa del già menzionato ms. Vaticano Rossiano 884 della BAV; all’esegesi del ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] sulla struttura dellinguaggio e studiando (1954) le forme di espressione del tempo nella , XXV (1969), n. 1-4, pp. 337-341; A. Costanzo, Commemorazione del prof. M. B., in Rivista di antropologia, LXXVI (1969), pp. 300-304; M. G. Kendall, M. B., in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel pensiero di Saussure la lingua è un sistema di segni che hanno il fine di comunicare [...] che apre di formalizzazione e modellizzazione dellinguaggio, attraverso analisi matematico-quantitative; questo aspetto assume importanza fondativa nello strutturalismo ed è alla base della riflessione antropologica di Lévi-Strauss.
Con Saussure ha ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] anche saltuariamente l'incarico di antropologia e storia della filosofia. Fu un periodo particolarmente fruttuoso per l'elaborazione del suo pensiero circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione dellinguaggio, i cui risultati espose sia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il monachesimo medievale si inserisce senza soluzione di continuità nella tradizione [...] , ma composizione pratica.
I temi principali dellinguaggio monastico gravitano intorno al percorso ascetico rinuncia- della comunità. Per il resto, l’antropologia di Benedetto è quella tipica del monachesimo, con la svalutazione (di tipo platonico ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] saggi sul montaggio, inteso come principio costruttivo dellinguaggio e del ritmo cinematografici, che sancirono la sua autorevolezza aktëra (Gli esperimenti di Kulešov e la nuova antropologia dell'attore), in Noosfera i chudožestvennoe tvorčestvo ( ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...