Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] una concezione così sostanzialmente astratta, l'opera rivela un'architettura grandiosa e patetica, di un gusto, come potrà pensare preannuncio, una cauta promessa.
Il disperato bisogno d'essere moderno, d'adeguarsi alla moda d'una stagione, così vivo ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] , e si stabiliva un'assidua frequenza. D'altra parte, l'esperienza moderna ci fa meno diffidenti o restii al frammento e, di un'epoca sempre il senso, di una struttura e di un'architettura nuova. Nessuno, neanche il bolognese Sabadino degli Arienti, ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] nell'Italia appunto erano confluite e assurte alla loro più esplicita e moderna manifestazione, nell'età comunale, le forze che da varie parti tendevano a disgregare quella compatta architettura di idee e di costumi e di ordini sociali e politici, e ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] ), dal segno corsivo e mordace della caricatura alle raffinate calligrafie art nouveau della decorazione, dall’architetturamodernista alla pittura e alla scultura tardonaturaliste e simboliste, in una geografia di riferimenti culturali piuttosto ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] composti tra la primavera e l'estate del 1902 (Architettura, I mezzi di espressione, La conoscenza immediata, (con antologia di testi, pp. 115-118); R. Wellek, Storia della critica moderna, VIII, Bologna 1996, pp. 341-343; E. Cecconi, G., A., in ...
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BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] all'università di Bologna), nell'"arte di perspettiva et di architettura" dall'architetto G. Ranuzzi, nella musica - infine per le proprie opere, L'Artusi overo delle imperfezioni della moderna musica (Venezia 1600, G. Vincenti) e Seconda parte dell ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] e della parola fino alle grandi fioriture musicali dei tempi moderni; vi sostiene la tesi che la musica sarà la religione che le due arti fondamentali sono la musica e l'architettura, che hanno generato, direttamente o indirettamente, le due arti ...
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JOVINE, Francesco
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Guardialfiera, nel Molise, il 9 ott. 1902 da Angelo e Amalia Loreto, in una famiglia di contadini, piccoli proprietari terrieri.
Durante l'infanzia [...] G. Cavallini, Momenti tendenze aspetti della prosa narrativa italiana moderna e contemporanea, Roma 1992, ad ind.; R. Razgallah ind.; A. Rossini, J. e il suo romanzo storico: architettura e modelli di "Signora Ava", in Quaderni d'italianistica, XVII ...
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CRISTIANI, Girolamo Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 3 ag. 1731 da Paolo Antonio e dalla torinese Giovanna Maria Massa. La famiglia apparteneva alla borghesia delle professioni, ma non volle [...] riferiti ad essi uno Scherzo poetico contro i poetastri moderni, pubblicato a Verona nel 1803, e la Lettera -572; IX, pp. 232-233; A. Comolli, Bibliogr. storico-critica dell'architettura civile ed arti subalterne, III, Roma 1791, pp. 133-138, 231; G ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] rivela una vera novità antropologica che rivoluziona la società moderna ed è pari per importanza solo all'invenzione della 'opera egli mostra di aver preso le distanze dall'architettura cronologico-progressiva che aveva caratterizzato Der Geist, e il ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...