CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] da una consuetudine durata tutta la vita, è che, lasciata una buona volta la Toscana, e messosi "in via, Cercando la ventura, i nomi classici di Filostrato e Panfila i casi tragici della novella boccaccesca (Decam. IV, 1) di Guiscardo e Ghismonda ( ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] . tale maniera rientrava in una tradizione che, a buon diritto, poteva rivendicare come propria e che, inoltre, . Mannini, Firenze 2004; D. Melini, Le immagini della musica in S. Maria Novella in Firenze, in I Beni culturali, XII (2004), 2, pp. 17-26; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] sua smania di frequentare il teatro, le «conversazioni» della buona società milanese e, soprattutto, la sua relazione con una quadretti (La festa da ballo, I tre seccatori, Badi, novella indiana) cui si contrappone la scelta di un vivere sociale ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] edizione raccoglie due capitoli nei quali si discute Se buona cosa è a maritarsi o no, riflesso forse della 1, pp. 56-71; A. Ceruti Burgio, I "Proverbi in facetie", raccolta di novelle di A. C., e il "Decameron" del Boccaccio, ibid., LXVI(1982), 1, pp ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] della Scala, nel popolo di S. Lucia, vicino a S. Maria Novella.
Una delle più importanti imprese di Paolo in questo periodo è la Lippi, 2013), in occasione della quale è stata raccolta buona parte delle opere giovanili e della prima maturità di Paolo ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] Pasta a Cesare Rossi e a Virginia Reiter (fino a Ermete Novelli e a Eleonora Duse, molti anni più tardi). Nel mediocre grigiore anche se sostenuta dal C. con brio e qualche lampo di buon senso. L'introduzione alle Anticaglie resta, come già si è ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] poeta-cantastorie imita il linguaggio strampalato della letteratura popolaresca; la novella mondana in settenari Il Festino di Citera del 5 luglio 1825 Vita di Polifemo, Un pensiero a Bellini, Una buona notizia e Quattro e quattro, otto (le ultime ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] casuale l’ambientazione a Salerno, con trama derivata dalla XXII novella di Matteo Bandello (1554) su Timbreo di Cardona, persuaso dal devoto e misericordioso, autore di teatro «con fine di buona moralità», prediceva sì molte cose, «che si vedevano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] insegnante e tenendo conferenze su Dante Alighieri.
La buona fama conseguita diede a De Sanctis una notorietà frattempo, come scrisse De Sanctis, «si trastullava ne’ romanzi e nelle novelle» (p. 585). Su questa antitesi si fonda l’opposizione tra « ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] la Chiesa e per l'Italia, era però convinto della buona fede dell'uomo e di goderne la simpatia e l' 1892, pp. 201 s., 252-57, 418); Matteo Bandello gli dedicò la XIX novella (Le novelle, a cura di G. Brognolino, I, Bari 1925, p. 237) e Masuccio ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...