Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] le p. giuridiche, cioè gli insiemi di p. o insiemi di cose (can. 96-100 e 113-118). In particolare, per il diritto canonico, ogni essere ordinamento in quanto destinatari delle sue norme generali (can. 11) e particolari; i battezzati nelle altre ...
Leggi Tutto
Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] ritornato al sistema romano, l’impedimento alle nozze nella linea retta è all’infinito, nella collaterale si limita al quarto grado (can. 1091). Oltre alla p. naturale, esiste anche una p. legale, che nasce dall’adozione e che comporta un impedimento ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] tempo e nello spazio. Quanto al primo aspetto, per essa vale il principio generale della irretroattività, salvo le deroghe espresse nel can. 9. Circa l’efficacia nello spazio, le l. universali, valide per tutti i fedeli, ovunque essi si trovino, si ...
Leggi Tutto
Linguista statunitense (Filadelfia 1926 - New York 2015); docente emerito di scienze sociali alla Yeshiva University di New York, ha dato importanti contributi agli studî di sociolinguistica. Tra le sue [...] (1985); Reversing language shift (1991); The multilingual apple: languages in New York City (con O. Garcia, 1997); Can threatened languages be saved? (2000); Introduction to test construction in the social and behavioral sciences. A practical guide ...
Leggi Tutto
Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] Minsky, Cambridge (Mass.) 1968, pp. 216-60.
A. Paivio, Imagery and verbal processes, New York 1971.
H.L. Dreyfus, What computers can't do: the limits of artificial intelligence, New York 1972, 1979² (trad. it. Roma 1988).
A. Newell, H.A. Simon, Human ...
Leggi Tutto
INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] race, "corsa di automobili", è il sostantivo car ad avere funzione aggettivale e a modificare il nome race; altro esempio: can può assumere significato di nome ("lattina", "barattolo di bevanda") o di verbo ("mettere in lattina") o di modale ("potere ...
Leggi Tutto
MANCINI, Augusto (App. I, p. 816)
Filologo e storico, morto a Lucca il 18 settembre 1957. Durante la Resistenza era stato promotore e presidente del CLN della Lucchesia. Presidente della Domus Mazziniana [...] dell'Accademia dei Lincei.
Tra i suoi scritti più recenti, notevoli la comunicazione Nuovi dubbi ed ipotesi sulla Epistola a Can Grande, in Rendiconti della R. Accademia d'Italia. Classe di scienze morali, serie VII, vol. IV (1942-43), pp. 227 ...
Leggi Tutto
Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] una nuova accezione della parola o del segno, rispettivamente un'accezione speciale, comune e di base. Il monema italiano can-, per esempio, ha un'accezione di base per cui, in termini referenziali, indica (secondo una famosa definizione della Crusca ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] la lenizione delle sorde post-nasali, che può arrivare fin quasi alla sonorizzazione (tem[b]o, tren[d]a, an[g]ora, can[ʤ]ello e anche pen[ʣ]o); il tratto affiora anche a Roma, ma è considerato ‘burino’ e dà spesso luogo a reazioni ipercorrettistiche ...
Leggi Tutto
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] è tipica anche della lingua letteraria antica e di quella poetica: ma poi che mangiato ebbe (Boccaccio); Ed Argo, il fido can, poscia che visto / ebbe dopo dieci anni e dieci Ulisse, / gli occhi nel sonno della morte chiuse (Ippolito Pindemonte ...
Leggi Tutto
can
(o cane) s. m. – Adattamento ital. del turco-mongolo khān (v.), che significa propr. «signore» ed è titolo di sovranità presso popoli orientali, ancor oggi portato da capi di tribù curde (mentre in Persia significa genericam. signore)....
canuto
agg. [lat. tardo canūtus, der. di canus «bianco»]. – 1. Bianco, detto dei capelli, e meno spesso della barba, dei baffi, ecc.: due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti c. (Manzoni); anche riferito alla persona stessa...