Diritto
Limitazione della libertà civile di espressione del pensiero, disposta per la tutela di un interesse pubblico e attuata mediante l’esame, da parte di un’autorità, di scritti o giornali da stamparsi, [...] La legislazione vigente sulle c. sta nel Codex iuris canonici (can. 1331 e seg.). Può assumere diverse gradazioni, a seconda della ed è sempre comminata dall’autorità procedente. Ai sensi del can. 1347, non si può infliggere validamente se il reo non ...
Leggi Tutto
Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti [...] è definita «errore volontario e pertinace di un cristiano contro una verità che si deve credere per fede divina e cattolica» (can. 751): volontario, in quanto posizione contraria a una verità di fede conosciuta, pertinace, in quanto implica la piena ...
Leggi Tutto
Espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio, i santi e le cose sacre. Sebbene si distingua la b. cordis («di pensiero»), operis (consistente, per es., in un gesto) e oris (verbale), teologicamente [...] vanamente», ma senza ingiuria, di Dio, può esser peccato ma non è propriamente bestemmia. Il codice di diritto canonico (can. 1369) prevede l’eventualità di una «giusta pena» in alcuni casi di particolare gravità. In Italia il codice penale prevede ...
Leggi Tutto
L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] sussiste nella Chiesa per istituzione divina. In quanto è indipendente nella sua esistenza e nella sua attività da qualsiasi autorità umana (can. 747, par. 1, e 1254, par. 1), la Chiesa possiede non solo il potere di ordine, ossia il potere di ...
Leggi Tutto
Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] il g. è l’invocazione del nome di Dio a testimonianza della verità e deve essere prestato secondo verità, prudenza e giustizia (can. 1199, par. 1). Il g. è obbligatorio, a norma di diritto, per gli amministratori ecclesiastici, per i giudici e i ...
Leggi Tutto
Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] ritornato al sistema romano, l’impedimento alle nozze nella linea retta è all’infinito, nella collaterale si limita al quarto grado (can. 1091). Oltre alla p. naturale, esiste anche una p. legale, che nasce dall’adozione e che comporta un impedimento ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] tempo e nello spazio. Quanto al primo aspetto, per essa vale il principio generale della irretroattività, salvo le deroghe espresse nel can. 9. Circa l’efficacia nello spazio, le l. universali, valide per tutti i fedeli, ovunque essi si trovino, si ...
Leggi Tutto
Organo collegiale con funzioni deliberative, sia dello Stato sia di enti pubblici sia di società private.
C. superiore
Denominazione di organi collegiali consultivi presso alcuni ministeri con il compito [...] , valutare e proporre conclusioni operative su tutto ciò che riguarda le attività pastorali della diocesi» (Cod. iur. can.). Il codice suggerisce anche la creazione di un c. pastorale parrocchiale.
C. pontifici
Dicasteri della Curia Romana (➔ curia ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] all’istituto canonistico della dispensa e impegna solo ed esclusivamente il soggetto che lo ha emesso, il quale, ai sensi del can. 1191, lo deve anche adempiere, per volere di religione. Più in particolare, si parla di v. pubblico se viene accettato ...
Leggi Tutto
segreto Ciò che uno nasconde dentro di sé e non rivela (tranne singole e determinate eccezioni) a nessuno.
Diritto
Il s. è in varie occasioni oggetto di regolamentazione giuridica. L’esigenza è da una [...] La violazione diretta del s. sacramentale da parte del confessore è colpita dalla scomunica latae sententiae riservata alla Santa Sede (can. 1388). Il s. sacramentale è di regola tutelato anche dalle legislazioni civili (in Italia art. 351 nr. 1 c.p ...
Leggi Tutto
can
(o cane) s. m. – Adattamento ital. del turco-mongolo khān (v.), che significa propr. «signore» ed è titolo di sovranità presso popoli orientali, ancor oggi portato da capi di tribù curde (mentre in Persia significa genericam. signore)....
canuto
agg. [lat. tardo canūtus, der. di canus «bianco»]. – 1. Bianco, detto dei capelli, e meno spesso della barba, dei baffi, ecc.: due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti c. (Manzoni); anche riferito alla persona stessa...