Ai sensi dei can. 1400-1445, i t. ecclesiastici sono organi attraverso i quali la Chiesa esercita il proprio potere giurisdizionale sulle cause che riguardano beni spirituali e la violazione delle leggi [...] ecclesiastiche. Possono essere oggetto del giudizio il perseguimento o la rivendicazione dei diritti delle persone fisiche o giuridiche e la dichiarazione dei fatti giuridici, i delitti concernenti l’irrogazione ...
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Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni [...] od opere pie, istituti di educazione, ospedali, soldati, carcerati ecc.).
Il c. militare può essere considerato come un parroco, la cui giurisdizione è determinata dall’appartenenza dei fedeli alle forze ...
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VISITA ecclesiastica
Agostino Tesio
Uno dei mezzi più efficaci con cui i superiori ecclesiastici esercitano la vigilanza è la visita, cioè il recarsi in mezzo ai sudditi e sui luoghi stessi per rendersi [...] in parrocchie. L'obbligo è ripetuto nei concilî, nelle Decretali di Gregorio IX e nel Concilio tridentino. Il Cod. iur. can. (can. 343) obbliga il vescovo a visitare la diocesi ogni anno interamente, o parzialmente se il territorio è grande, ma in ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] , peculiare e per sé esclusivo della competente autorità ecclesiastica» (Christus dominus, nr. 20), cioè del romano pontefice (cod. iur. can., can. 377). Fermo restando il diritto del papa di nominare liberamente i v. e di conferire loro l’ufficio, e ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] quello esterno, e specialmente il c. privato dal pubblico. Il concetto di c. pubblico integrale è spiegato dal Cod. iur. can., can. 834 par. 2, che recita: «Tale culto si realizza quando viene offerto in nome della Chiesa da persone legittimamente ...
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Nell’uso della Chiesa cattolica, si dice a. sacramentale l’atto con cui il confessore, in nome di Gesù Cristo e della Chiesa, rimette al penitente i peccati da lui dichiarati. Essa si concreta nella formula: [...] , interdetto). L’a. generale è prevista a precise condizioni quando non sia possibile la confessione individuale (Cod. iur. can., can. 960-63).
Si diceva a. al tumulo quella che il sacerdote impartiva seguendo uno speciale rituale nelle esequie e in ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] laico, religioso o chierico che sia (Cod. iur. can., can. 215), si distinguono le a. pubbliche, quelle cioè erette e presiedute dai singoli fedeli, secondo le disposizioni degli statuti (can. 321-326). Le prime sono più strettamente congiunte con l’ ...
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(o Sede Apostolica) Denominazione attribuita nel cristianesimo primitivo a ogni Chiesa fondata dagli apostoli; più tardi riservata alla sola Chiesa romana.
Il Codex iuris canonici (can. 361) dichiara che [...] della Curia romana.
La S. è l’organo di governo della Chiesa cattolica. Nell’ambito dell’ordinamento canonico (Cod. iur. can., can. 113 par. 1) il fondamento della posizione speciale della S. è visto nella positiva volontà di Gesù Cristo di fondare ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto [...] e a determinate condizioni l’acquista per intervento della Chiesa (Cod. iur. can., can. 992). Si tratta dunque di un atto di giurisdizione della Chiesa sui fedeli viventi, per modo di assoluzione (potestà giudiziale); dai fedeli viventi è applicata ...
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In diritto canonico colui che è ministro sacro per istituzione divina: diacono, presbitero, vescovo. Ha speciali doveri, positivi (come, per es.: l’incardinazione in una diocesi, il rispetto e l’ubbidienza [...] a esso inerenti, la privazione della potestà, dell’ufficio, dell’incarico, la dimissione dallo stato clericale (Cod. iur. can., can. 232-293, 1331-1336).
C. regolari Religiosi che, pur senza essere monaci o appartenere a ordini mendicanti, seguono ...
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can
(o cane) s. m. – Adattamento ital. del turco-mongolo khān (v.), che significa propr. «signore» ed è titolo di sovranità presso popoli orientali, ancor oggi portato da capi di tribù curde (mentre in Persia significa genericam. signore)....
canuto
agg. [lat. tardo canūtus, der. di canus «bianco»]. – 1. Bianco, detto dei capelli, e meno spesso della barba, dei baffi, ecc.: due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti c. (Manzoni); anche riferito alla persona stessa...