Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] , Makemake (2004) e Cerere.
I p. sono facilmente distinguibili dalle stelle perché, a differenza di queste, appaiono al cannocchiale come oggetti non puntiformi. Per i p. (Mercurio e Venere) con orbita interna a quella della Terra, l’elongazione ...
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Lara Albanese
Per compagna ha una stella…
Fino alla fine del 20° secolo, pur conoscendo approfonditamente la storia dell’Universo, gli astronomi non erano riusciti a trovare prove inconfutabili dell’esistenza di altri pianeti oltre a quelli del nostro Sistema Solare. Oggi, grazie a tecnologie sempre ... ...
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Ellis D. Miner
Pianeti
Maxume vero sunt admirabiles
motus earum quinque stellarum,
quae falso vocantur errantes
(Cicerone, De natura deorum)
Il presente e il futuro dell'esplorazione
del Sistema solare
di Ellis D. Miner
14 gennaio
Dopo il successo della missione su Marte delle sonde Spirit e Opportunity, ... ...
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pianéta [Der. del lat. pianeta, dal gr. planètes "vagante"] [ASF] (a) Nome dato dagli antichi a certi astri allora noti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) che non occupavano una posizione fissa sulla volta celeste, spostandosi tra le cosiddette stelle fisse; attualmente, il termine ... ...
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(v. pianeta, XXVII, p. 103; anche solare, sistema, XXXII, p. 39; App. II, 11, p. 856)
Giorgio Fiocco-Guido Visconti
Le conoscenze di planetologia si sono enormemente ampliate negli ultimi anni grazie soprattutto all'impiego delle sonde spaziali ma anche di sensibili tecniche di osservazione da Terra. ... ...
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(dal gr. πλανήτης "errabondo")
Francesco PORRO de SOMENZI
Ornella TOMASSONI
Questo nome si attribuiva dagli antichi a tutti i corpi celesti che si spostano sul fondo immutabile delle stelle fisse. Il moto relativo alle stelle era dunque l'unico criterio per distinguere quelli da queste; e solo ... ...
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Astronomia
La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto e pianeggiante, il cielo sembra toccare la terra o il mare, tanto più ampia quanto maggiore è [...] o, più semplicemente, una pozzanghera, una vaschetta con del mercurio) cui si ricorre per la verifica di strumenti a cannocchiale.
Nella navigazione aerea, strumento da cruscotto che indica l’assetto dell’aeromobile rispetto agli assi di rollio e ...
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Gauss Karl Friedrich
Gauss 〈gàus〉 Karl Friedrich [STF] (Brunswick 1777 - Gottinga 1855) Prof. di astronomia nell'univ. di Gottinga e direttore del locale Osservatorio astronomico (1807). ◆ [ALG] Applicazione [...] di G.-Seidel: v. calcolo numerico: I 409 b. ◆ [MTR] Metodo di misurazione di G.: altra denomin. del metodo a cannocchiale e scala per misurare piccoli spostamenti angolari, più noto come metodo di Poggendorff: v. misure fisiche: IV 48 a. ◆ [MTR ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia stellare
Michael Hoskin
L'astronomia stellare
Alla fine del XVII sec. l'astronomia 'stellare', cioè lo studio delle stelle come corpi individuali nello spazio, [...] prima dell'invenzione del telescopio, mentre Johannes Hevelius un secolo più tardi si rifiutava testardamente d'includere il cannocchiale tra i suoi strumenti. Persino John Flamsteed (1646-1719), il primo astronomo reale d'Inghilterra, la cui vita ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] solare con una stretta fenditura parallela agli spigoli del prisma e osservò in uscita dal prisma stesso lo spettro con un cannocchiale; in tal modo Fraunhofer riuscì a risolvere per la prima volta la doppia riga oscura D (che in seguito risulterà ...
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solare
solare [agg. Der. del lat. solaris, da sol solis "Sole"] [ASF] Attività s.: locuz. con cui s'indica il complesso dei fenomeni dinamici dell'atmosfera s., quali macchie, facole, protuberanze, brillamenti, [...] delle macchie s., delle quali parlano anche antiche cronache cinesi, ebbe inizio con G. Galilei, che, osservandole con il cannocchiale, ne descrisse le apparenze, ne studiò il movimento e dedusse da esse la rotazione del Sole. Le macchie si trovano ...
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Marte
Marte [Lat. Mars Martis, il dio romano della guerra] [ASF] Pianeta del Sistema Solare, il quarto in ordine di distanza dal Sole, subito dopo la Terra e prima di Giove: v. Sistema Solare: V 277 [...] dai Viking. ◆ [ASF] Cartografia e topografia di M.: le prime osservazioni di M. si iniziarono poco dopo l'invenzione del cannocchiale; ai primi disegni, eseguiti a Napoli (1636) da F. Fontana, seguirono quelli di C. Huygens (1659), G.D Cassini (1666 ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] tempo
a) I satelliti di Giove. Si tratta dei quattro satelliti principali del pianeta, che Galilei scoprì con il cannocchiale nel 1610 e che sono perciò noti anche come ‘satelliti galileiani’. Il sistema di questi satelliti costituisce un ‘orologio ...
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cannocchiale
(pop. canocchiale) s. m. [comp. di canna nel sign. di «tubo» e occhiale, prob. coniato dal gesuita G. Biancani (1611) per indicare lo strumento inventato da G. Galilei]. – Strumento ottico per l’osservazione di oggetti a grande...
mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio al bersaglio per aggiustare il colpo quando...