Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] < civitatem;
(c) l’apocope (o ➔ troncamento), ossia la caduta della vocale o della sillaba finale: buon per buono, cantà per cantare;
(d) la prostesi, cioè l’aggiunta di una vocale o di una consonante all’inizio di parola: sperare > isperare ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] in sillaba chiusa da consonante nasale o laterale: ad es. [ˈkɑŋto], o anche, con velarizzazione totale e arrotondamento, [ˈkɒŋto], per canto (ma cfr. anche più avanti il tratto c); [ˈkɑldo] o [ˈkɒldo], per caldo;
(b) pronuncia di e, specie se tonica ...
Leggi Tutto
VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] di carta illuminata in cima a una pertica, fa il giro delle case. Per San Martino, in alcuni quartieri anche di Venezia, si canta la questua sotto le case: In sta casa ghe xè de tuto - del salame e delparsuto - del formagio piasentin - viva, viva San ...
Leggi Tutto
Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] , che narrano la resistenza contro i turchi, storie di amore e di morte. Il più famoso di questi canti epici, il Canto di Scanderbeg, cantato il martedì di Pasqua, rievoca il terzo assedio turco della città di Kroja. Molto popolari sono la rapsodia ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] . Kol´cov per le sue canzoni popolari e F. Tjutčev, poeta metafisico di grande statura, che contrappone dualisticamente Cosmo e Caos, canta la natura e l’amore in versi dal ritmo ampio, senza ignorare i toni dell’oratoria nella poesia politica.
Se i ...
Leggi Tutto
Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] (1984); Le forme della lontananza. La variazione e l'identico nella letteratura colta e popolare: poesia del Novecento, fiaba, canto, romanzo (1989). Ha curato una raccolta di Fiabe piemontesi (tradotte da G. Arpino, 1982) e diretto il Dizionario di ...
Leggi Tutto
Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] con questo). Anche la nota o le prime note, eseguite con uno strumento, quando esse indichino il tono in cui cantare un pezzo musicale.
Nella pratica dell’esecuzione, proprietà del suono emesso esattamente all’altezza dovuta.
Frase iniziale d’un ...
Leggi Tutto
Sceneggiatrice e scrittrice statunitense (n. Hartford 1962). Laureatasi nel 1985 in Teatro e telecomunicazioni presso la Indiana University, nel 1989 ha conseguito il titolo di Master of Fine Arts in scrittura [...] fire (2009; trad. it. Hunger games. La ragazza di fuoco, 2010) e Mockingjay (2010; trad. it. Hunger games. Il canto della rivolta, 2012), romanzi di fantascienza rivolti non esclusivamente a un pubblico di adolescenti in cui sono narrate avventure ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] », «la voglia è antica, ma la mano è nuova».
Ma è poi tutto il plurilinguismo e il pluristilismo dei due canti che si rifà ad Alighieri, con forme e costrutti arcaizzanti (clamare, vanidade, fé, sepolto polvere maschile, «udii in strido crepitar ...
Leggi Tutto
Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] delle dita chiuse, d’un tratto divaricandone tutt’e cinque le dita, mi misi a parlare con voce tonante e a cantare. E continuando in italiano: «Ma Signore, che cosa mi domanda? Son veramente innamorato di questa bellissima lingua, la più bella del ...
Leggi Tutto
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...