AGNÈS DES GENEYS, Giorgio Andrea
Elsa Fubini
Ammiraglio, nacque a Chiomonte (Val di Susa) il 28 apr. 1761, da Giovanni, barone di Fenile e di Mathie, e da Cristina Boutal dei conti di Pinasca.
Nel 1773, [...] alla partenza dal Mediterraneo della flotta inglese di Nelson. Il fatto d'armi più importante in cui la piccola flotta sarda si cimentò in quegli anni fu lo scontro vittorioso di capo Malfatano (1811), al quale l'A. non partecipò personalmente, ma di ...
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Uomo politico giapponese (Kagoshima 1826 - ivi 1877), samurai del feudo di Satsuma, oggi prov. di Kagoshima, isola di Kyūshū. Comandante delle forze di Satsuma a Kyoto, appoggiò la restaurazione imperiale [...] (1868) e fu più tardi (1871) nominato capo della Guardia imperiale e consigliere di Stato. Oppostosi all'occidentalizzazione si dimise nel 1873. Rientrato a Kagoshima, creò una scuola d'armi all'antica, che divenne uno dei centri dell'opposizione. ...
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podestà Nel comune medievale italiano, magistratura unica che sostituì la magistratura collegiale del consolato (12°-13° sec.). Le origini storiche del p. non sono chiare e neppure è da pensare a un’unica [...] Per lo più nobile o di posizione sociale eminente, uomo d’armi o giurista, il p. doveva costituire la propria curia e di lingua italiana soggette all’Impero asburgico, il p. era il capo dell’amministrazione di una città o di un comune.
Durante il ...
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Nel significato originario, capo, comandante (connesso con magis «più»); seguito da una determinazione in genitivo, fu titolo di magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale.
Nel [...] ai prefetti del pretorio (comando delle scholae scutariorum et gentilium, sovrintendenza alle poste imperiali e alle fabbriche d’armi). Gli fu inoltre affidata la sorveglianza dei confini, con la giurisdizione sui comandanti militari (duces limitanei ...
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Uomo d'armi (m. Madrid 1652). Capitano generale dell'esercito spagnolo nelle Fiandre e poi governatore dei Paesi Bassi, nel 1634 divenne governatore di Milano. Iniziatasi la lotta contro la Francia di [...] , ne provocava poi il richiamo in patria (1640). Due anni più tardi, tuttavia, da re Filippo IV, L. era posto a capo dell'esercito che doveva difendere la Catalogna dall'invasione francese; sconfitto nei pressi di Lérida dal marchese Ph. de La Mothe ...
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Generale e uomo politico del Bangladesh (Rangpur 1930 - Dacca 2019). Capo di stato maggiore dell'esercito (1978-86), salì al potere con il colpo di stato del 1982, assumendo dapprima la carica di primo [...] Dopo le dimissioni, fu investito da una serie di vicissitudini processuali: condannato a dieci anni di reclusione per porto d'armi illegale e, in seguito, a tre per corruzione, fu rilasciato, sotto cauzione, nel genn. 1997. Nel 2000 venne nuovamente ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] classe individuata dalla ricchezza, dalla forza delle armi, dal potere e da un genere di volta, presero sempre più l’uso d’infeudare terre e concedere titoli a il titolo, e la parìa, spettano al solo capo della casata. Gli altri, e gli appartenenti ai ...
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Patriota (Napoli 1818 - Sanza 1857). Fu uno dei primi teorici del socialismo in Italia, e nel dibattito interno al movimento risorgimentale sostenne la priorità della questione sociale rispetto a quella [...] Italia per partecipare alla prima guerra d'indipendenza (1848); comandante di una era stata proclamata la repubblica; nominato capo di S. M., durante la difesa Anche questa volta P. non poté ricevere le armi da Pilo, le cui barche, a causa della ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] m.), soprattutto per i profondi intagli dei corsi d'acqua, oggi sempre asciutti.
La lunga fossa finì in una rotta per le armi romane, per la quale divennero porti v. alle rispettive voci. A Ḥaifā fa capo oggi anche un oleodotto (pipeline) che vi porta ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] pure, dopo la morte di Chamberlain, egli era il capo, Churchill finì col disinteressarsi vieppiù di politica interna, e con marca di controllo dell'imperatore Anastasio I (491-518 d. C.), spade, armi, e un elmo che mostra analogia con i trovamenti ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...