Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] i libertini veneziani, facenti, più o meno palesemente, capo all'Accademia degli Incogniti; ma nelle loro opere storiche, (si tratti del «sargente maggiore» o del «governatore dell'armi»), le armi bianche e, più ancora, da fuoco. Si riallacciano a ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] ), e i circoli che facevano capo a V. Kamenskij e a E. Guro sono una delle matrici del futurismo letterario russo, come Marinetti, le armi distruttrici e i prodigi tecnici. Il suo atteggiamento nei confronti della guerra e della grande città è, ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] attribuisce anche l’aver presieduto in armi la celebrazione dell’importante concilio di Dabra Meṭmāq del 1449 il mio esercito e discesi dal paese di Adā‘ewā per combattere Gāfḥar, capo dei musulmani de La Mecca e di Medina. Il re del Cairo Ašraf ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] , come allora si diceva. «Uomo feroce, più dedito alle armi che alla mercatura», il primo, e mercante fallito, per giunta , all'università di Tolosa, di Giacomo Cuiacio, capodella cosiddetta «scuola culta» ; come giurista riceverà un elogio ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] bianco sen tra l'onde loro, - in mille minutissimi ruscelli - dal capo scaturir gli aurei capelli» (ivi, VIII, 46). Altrove la donna tenevano ufficio di «anima» ad illustrare il «corpo» delle imprese d'armi e d'amore. E l'antecedente più immediato e ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] a un amico nel '62 «quando nel 1820, in piazza d'armi il dì di San Francesco, mi consigliasti a non andare a Pavia, capo-scuola o capo partito, e non solo per l'indole, spratica, dell'uomo e per la nebulosità, in certo senso, aristocratica delle ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] della natura («E potremo iurare salvamente che e·lli nostri die averno trovato manifestamente movare et essare cessato lo capo sarà proprio lo sforzo di dare armi al pensiero, a dare, anche, efficaci e numerose armi alla prosa. Questa rivoluzione, che ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] spoglie rugginose e nere, invece delle sue inteste d'argento e dell'elmo adorno e dell'armi altere: la fatalità che preme detti adorni, teatro adorno, e perfino: adorno male), altero (altero capo, altera forma, altera mensa, genti altere, «e quanto è ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] forza manchi, bisogna sapersi difendere e destreggiare con le armidell'astuzia e della prudenza: «e se fusse uno vivere santo, come 48; «e' mi pare acqua di fabri», III, 76; «Chi ha capo di vetro non vadia a battaglia di sassi», II I, 89, e tanti ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] . è un guerriero con elmo e corazza e combatte con le armi normali del guerriero, la lancia e la spada. Si distingue tra di Z. al di fuori delle grandi corna di ariete che si attorcono ai lati del capo. Tre tipi di Z. Àmmon della metà del V sec. sono ...
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rasségna s. f. [der. di rassegnare]. – 1. Rivista militare: r. delle forze armate; il capo dello stato ha passato in r. le truppe; con sign. meno solenne, fare la r., passare in r., sottoporre a un esame talvolta sommario e veloce soldati schierati...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...