La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] , prendiamo in esame soltanto i più diffusi, vale a dire il papiro, la pergamena e la carta. La manifattura di un substrato scrittorio con l'impiego della pianta dipapiro ebbe origine in area egiziana, con tutta probabilità fin dal III millennio ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] ricorrendo al linguaggio e ai modelli espositivi della narrazione pliniana dedicata al papiro egiziano, nonostante sapessero molto bene che la cartadi stracci era stata introdotta in Europa da appena due secoli ed era un prodotto completamente ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. I supporti della scrittura
Geneviève Humbert
I supporti della scrittura
I supporti della scrittura, ossia quei materiali che sono stati utilizzati [...] ) narra per esempio che uno studioso, morto nel 307/919, aveva scritto a un amico chiedendogli dei calami da utilizzare su fogli dipapiro, di pergamena e dicarta, dal momento che nel paese in cui egli risiedeva non vi erano canne.
Nel X sec. la ...
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Insieme di documenti prodotti, ricevuti o comunque acquisiti da un soggetto produttore (ente, istituzione, famiglia, individuo) per fini pratici di autodocumentazione. Per la sua individuazione sono indifferenti [...] carte più antiche dei Bonacolsi. Se lo scopo principale di queste concentrazioni era quello di utilizzare di circa 3000 unità; fino a quel periodo il carattere itinerante della cancelleria pontificia e la fragilità dei materiali scrittori (il papiro ...
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(VI, p. 940)
Questo termine solo di recente è venuto assumendo un significato più preciso e ristretto sia per influenza di nuovi indirizzi storiografici che hanno riservato maggior attenzione e autonomia [...] riguardano essenzialmente la storia del papiro e delle materie scrittorie anteriori alla carta. Ad essi, peraltro, 1781, i, p. 186) e ripetuta da L. Frati (La Bibliologia di Ulisse Aldrovandi, in Rivista delle Biblioteche, 5, 1894, pp. 24-27).
Fu ...
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Pelle animale variamente conciata, detta anche cartapecora, usata nell’antichità come materiale scrittorio pregiato e durevole; attualmente è impiegata nell’industria degli strumenti musicali e in legatoria. [...] Dal 4° al 6° sec. si diffuse l’uso di colorare di porpora la p., ripreso poi in epoca carolingia e campo librario sia in campo documentario, in concorrenza con il papiro e la carta. In Etiopia la p. costituì la principale materia scrittoria per ...
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BISSOLI, Giovanni
Alfredo Cioni
Nacque a Carpi da Nicolò e Margherita Lovrati, intorno al 1475, da una famiglia della ricca borghesia che prese poi il cognome de' Lelli e si estinse alla metà del sec. [...] si impegnavano a stampare l'opera in papiro nel formato di in folio, conforme la prova di stampa allegata all'atto, nel tempo consueto (non meglio indicato) e nel numero di ottocento copie. La carta necessaria doveva essere consegnata ai tipografi a ...
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papiro
s. m. [dal lat. papyrus, gr. πάπυρος]. – 1. Erba perenne delle ciperacee (lat. scient. Cyperus papyrus), originaria dell’Africa centrale e della valle del Nilo e presente anche in Sicilia, presso Siracusa; è caratterizzata da un rizoma...
carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...