. Famiglia di astronomi e geodeti, di origine italiana, trasferitasi in Francia.
Il capostipite Gian Domenico nacque l'anno 1625 a Perinaldo (Imperia). Affidato ancor bambino alle cure d'uno zio materno, [...] anni era divenuta vacante in seguito alla morte di Bonaventura Cavalieri.
Ottenuta la cattedra, il C. si propose anzitutto ritenevano troppo angusto lo spazio prescelto fra i colonnati deltempio, egli riuscì felicemente nell'impresa, come ancora oggi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Domenico Cassini
Antonella Del Prete
Giovanni Domenico Cassini fu autore di contributi molto significativi in astronomia planetaria e nello studio del Sole e delle comete. Fu attivo anche in cartografia, ingegneria e costruzione di strumenti scientifici. Tra i maggiori astronomi d’Europa, ... ...
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Cassini Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712) matematico e astronomo italiano. Si occupò anche di ingegneria, biologia e medicina. Tra i più noti astronomi dell’epoca, progettò la meridiana nella basilica di San Petronio a Bologna, che risulta essere la più lunga meridiana del mondo. ... ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. Astronomo a Genova e a Bologna, ove, dal 1650, insegnò astronomia in quella università. Quivi osservò ... ...
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Cassini 〈alla fr., kasinì〉 [STF] Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia nel 1669 con il suo capostipite e più illustre rappresentante, Gian Domenico (←), quando questi fu chiamato da Luigi XIV a dirigere l'appena fondato Osservatorio di Parigi. A Gian Domenico succedettero, ... ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 21 (1978)
Augusto De Ferrari
Capostipite di una famiglia di astronomi che legò il suo nome alle vicende dell'osservatorio di Parigi dal 1669 al 1832, nacque a Perinaldo (Pec Rignault, nella contea di Nizza sotto i Doria, sudditi feudali dei duchi di Savoia) l'8 giugno 1625 da Giacomo e da Giulia Crovesi.
Dopo ... ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] selinuntine (raccolte e studiate da A. Salinas) trovate tra le rovine deltempio C (v. fig. vol. XVII, p. 424). È evidente di pali e di aste, di bare e di altri oggetti votivi; cavalieri e pedoni con rami d'alloro, animali parati e in fila che ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] è antropomorfo. La sua sede è, di regola, la cella deltempio (che in altre sue parti può servire a deposito di tesori ed tipi umani, ministri e ministre del culto, adoranti, danzatrici, musici, guerrieri, cavalieri, quadrighe, esseri demoniaci, ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] a un edificio pubblico, parte del recinto deltempio di Diana e di quello del foro stesso. Inoltre gli scavi golfos (I piccoli delinquenti, 1959); Llanto por un bandido (I cavalieri della vendetta, 1963); La caza (La caccia, 1965); Peppermint frappé ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
*
Città della Toscana, [...] già più o meno operanti nella cultura artistica deltempo, fu Giovanni l'autentico instauratore di nuove
Istituti di cultura: L'Ateneo di Pisa, Pisa 1929; Il palazzo dei Cavalieri e la Scuola normale superiore di Pisa, Bologna 1933.
Teatro e musica: ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] d'Atene, ove ciascun campione comparirà scortato da cento cavalieri. Vince Arcita, protetto dal dio Marte; ma, essendo trae loro di bocca accenti d'ira sublime contro i profanatori deltempio; parole di fuoco innanzi alle iniquità, alla corruzione e ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] e nel 1118 il re Baldovino vi concesse ospitalità ai 9 cavalieri che fondarono l'ordine dei Templari. Con Saladino l'edificio della Gerusalemme di questo periodo fu la ricostruzione deltempio - "terzo tempio" - preceduto da vasti cortili, tra cui si ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] santuario repubblicano a Brescia e forse un tempio nei pressi del Foro a Milano costituiscono episodi urbanistici di ("Itinerari archeologici", 9), Roma 1982; G. Cavalieri Manasse, Lombardia, in G. Cavalieri Manasse, G. Massari, M.P. Rossignani, ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] di un esercito di 9000 fanti e 15.000 cavalieri. Però quando Perdicca assunse personalmente il comando della guerra su questo cî informa Flavio Arriano (Per., 26), lo scrittore deltempo di Adriano, che fu governatore della Cappadocia fra il 131 e ...
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Il titolo, giustificato dal contenuto e dal "genere" di letteratura religiosa a cui appartiene (v. apocalittica, letteratura) significa "Rivelazione". L'epiteto di "canonica", con cui si trova spesso unita, [...] alla distruzione d'un terzo degli uomini mostruosi cavalieri, somiglianti alle locuste precedenti. Pare che il la settima tromba fra il giubilo della corte celeste: si aprono i penetrali deltempio celeste (XI, 19). Ma si ha una nuova pausa in cui ...
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templare
(o templàrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo templaris, der. di templum «tempio»]. – 1. agg. Del tempio, dei templi; in storia dell’arte, usato sia in modo generico (architettura t., torre t.), sia, più specificamente, in riferimento...
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...