Corona, Mauro. - Alpinista, scultore e scrittore italiano (n. Baselga di Piné 1950). Nato in Trentino ma trasferitosi nell’infanzia a Erto, luogo di origine della famiglia ubicato nella valle del Vajont, [...] 2015; il romanzo La via del sole (2016); Quasi niente (con L. Maieron, 2017); Nel greto (2018); L'ultimo sorso. Vita di Celio (2020); nel 2022, Quattro stagioni per vivere e Arrampicare. Una storia di rocce, di sfide e d'amore; nel 2023, Le cinque ...
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GUERRA, Giovanni
Mario Bevilacqua
Nacque nel 1544 a San Donnino della Nizzola, presso Modena, da Baldassarre, artigiano, e Lucia Versi; furono artisti anche due suoi fratelli, Giovanni Battista e Gaspare. [...] la data 1572, riferiti forse alle logge Vaticane, il cantiere diretto da Sabbatini dal 1573 e dove il G., secondo Celio, affrescò "alcune facce delli pilastri". Più incerta la sua partecipazione alla decorazione di altri ambienti dei palazzi Vaticani ...
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CONTI, Vincenzo
Giovanni Romano
Tra le fonti più autorevoli per il tardo manierismo romano il solo Baglione (1642) ricorda il C., con una breve biografia in coda a quella del fratello più anziano Cesare. [...] 12 genn. 1685 (Schede Vesme).
Fonti e Bibl.: G. B. Marino, Lett. del cav. G. B. Marino, Venezia 1628, premessa (pp. n. num.); G. Celio, Mem. delli nomi dell'artefici delle pitture... di Roma [1638], a cura di E. Zocca, Milano 1967, pp. 11, 49 n. 7; G ...
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LEONORI, Aristide
Fabrizio Di Marco
Primo dei dodici figli di Raffaele e Anna Ianari, nacque a Roma il 28 luglio 1856. Dopo essersi diplomato presso il liceo E.Q. Visconti, frequentò i corsi di architettura [...] fra piazza Esquilino e via Paolina (Ibid., Ispettorato edilizio, prot. 749/1900) e realizzò l'ospizio dell'Addolorata al Celio (Ibid., Titolo 54, prot. 7525/1905).
Fase decisiva e centrale della carriera professionale del L. può essere identificata ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] materiali del passato pagano. Non fu quindi casuale che la sua più nota istituzione - il monastero di S. Andrea sul Celio - nascesse dalla ristrutturazione della dimora avita, in accordo a una concezione ancora quasi domestica dei luoghi di culto e a ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fontibonius), Anastagio (Anastasio, Astasio, Stagio)
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque a Firenze il 21 sett. 1571., come risulta dall'atto di battesimo (Papi, [...] la rovinatissima Madonna con Bambino e santi (Norcia, S. Agostino) e il S. Gregorio benedicente nell'omonima chiesa romana del Celio: la prima, che mostra la firma dell'autore, viene collocata "allo snodo tra primo e secondo decennio del Seicento ...
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LONGHI (Longo), Silla Giacomo
Margherita Fratarcangeli
Figlio di Tommaso, nacque a Viggiù, presso Varese, molto probabilmente intorno al 1550. Va quasi certamente smentita l'ipotesi che lo vuole nato [...] Mura, che Baglione gli attribuì nelle Vite, ma che restituì a Stefano Maderno nelle Nove chiese, e S. Gregorio e S. Silvia al Celio, attribuite al L. dal conte de Caylus nel suo viaggio in Italia del 1714-15, ma che si sa invece essere di N. Cordier ...
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PEDEMONTE, Pompeo
Stefano L'Occaso
PEDEMONTE, Pompeo. – Nacque con ogni probabilità a Mantova da Gian Francesco «de Piamonte», pittore di origini veronesi morto nel 1541 (d’Arco, 1859, p. 277), e da [...] alla realizzazione degli apparati per le nozze di Guglielmo Gonzaga con Eleonora d’Austria.
Tale impegno è ricordato da Celio Malespini, il quale narrò di come l’aretino Leone Leoni fosse «adirato molto co’l Piedemonte, deputato [...] nelle cose ...
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ARMARIUM
L. Speciale
Dal lat. classico arma, indica un ripostiglio o più spesso una nicchia ricavata in una parete per custodirvi armi, strumenti e più tardi libri; dall'Alto Medioevo l'a. designa generalmente [...] Damaso (366-384), più tardi trasferita nei palazzi Lateranensi, e ancora la biblioteca di Agapito (535-536) al Celio. Di quest'ultima, insediata dal pontefice nella propria residenza e probabilmente inglobata, pochi decenni più tardi, da Gregorio ...
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Reni, Guido
Caterina Volpi
Il pittore divino
Nella pittura Guido Reni cercò la perfezione e la grazia, nella convinzione che tutto quello che è buono sia anche bello e che tutto quello che è bello sia [...] Per costoro, Reni lavora senza sosta dal 1608 al 1614 eseguendo affreschi in Vaticano, nella chiesa di S. Gregorio al Celio (S. Andrea condotto al martirio), nel Palazzo del Quirinale (la Cappella dell’Annunziata), nella basilica di S. Maria Maggiore ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...