CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] la pintura [1633], in F. J. Sánchez Cantón, Fuentes liter. para la historia del arte español, Madrid 1933, II, p. 102; G. Celio, Memoria delli nomi dell'artefici... [1638], a cura di E. Zocca, Roma 1967, ad Ind.; G.Baglione, Le vite..., Roma 1642, pp ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] a S. Rocco, di Mons. Vincenzo Niccolai (1833) a S. Lucia del Gonfalone, del Card. Zurla (1935) a S. Gregorio al Celio, di papa Leone XII (1836) in S. Pietro, commessogli da Gregorio XVI per gratitudine al predecessore che lo aveva nominato cardinale ...
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CUNGI (Cungio, Congio), Camillo
Marina Venier
Sono sconosciuti i luoghi e le date di nascita e morte di questo intagliatore e incisore attivo nella prima metà del secolo XVII.
Poiché è del 1617 la prima [...] angeli dal Camassei; Annunciazione; S. Domenico che presenta al papa le costituzioni dell'Ordine; Assemblea di santi da Gaspare Celio; Ercole che combatte l'Hydra di Lerna; un soggetto di Tesi con un astronomo e l'iscrizione "Apem stellis ornatam ...
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Vedi AURELIANO dell'anno: 1958 - 1994
AURELIANO (L. Domitius Aureliānus)
D. Faccenna
Nato nel 214 o 215 a Sirmio (Pannonia) o nella Mesia, fu proclamato imperatore dalle truppe nel marzo 270. Ristabilite [...] sul Campidoglio, decretata, non fu posta); ordinò inoltre che ognuno dovesse avere di lui un quadro dipinto. Nel palazzo dei Tetrici sul Celio si trovava un mosaico rappresentante A. in atto di dare a Tetrico e a suo padre la pretesta e la dignità ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] , pp. 5, 91; G. Mancini, Consid. sulla pittura [c. 1620-24], a cura di A. Marucchi-L. Salerno, Roma 1957, ad Indicem; G. Celio, Memorie delli nomi dell'artefici... [1638], Roma 1967, p. 54, n. 58; G. Baglione, Le vite de' pittori... Roma 1642, p. 334 ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] , del D., una copia dal Caravaggio (1788), un Ecce Homo e uno degli affreschi del Domenichino in S. Gregorio al Celio (Martirio di s. Andrea) che furono inviate nel 1789 a Parigi per essere giudicate. Nonostante la rivoluzione, il D. continuò ...
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LYKIOS (Λύκιος, Lycius)
L. Guerrini
1°. - Bronzista greco, figlio di Mirone, attivo, per lo più ad Atene, nella seconda metà del V sec. a. C.
Sebbene non manchino nelle fonti letterarie accenni all'attività [...] un dono votivo di un cittadino di Eleuterae. L'identificazione del fanciullo con una statua dell'Antiquarium del Celio (Roma) proposta dall'Anti, non presenta alcuna attendibilità. Opere di L. ad Atene, poste a decorazione dell'ingresso ...
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GATTO (Gatti), Pietro
Marco Pupillo
Non si conoscono gli estremi biografici di questo scultore siciliano, attivo a Roma dal 1601 al 1618 e a Madrid dal 1619 al 1628.
L'origine siciliana del G. nonché [...] presenza del G. nel settembre 1610, in compagnia del Sebregondi, come testimone di un atto notarile stipulato dal pittore G. Celio, altro artista profondamente legato all'ambiente di casa Crescenzi (Pupillo, p. 243).
Negli anni successivi il G. tornò ...
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FONTANA, Giovanni
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, fratello maggiore di Domenico, nacque a Melide sul lago di Lugano nel 1540. Architetto e ingegnere, visse all'ombra dell'architetto [...] 1992, p. 547) all'intemo di due importanti ville romane: la villa Peretti Montalto e la villa di Ciriaco Mattei al Celio. All'intemo di quest'ultima il F. e Domenico si occuparono della sistemazione degli arredi estemi come l'obelisco capitolino, che ...
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FALERA
M. T. Amorelli
In latino questo nome è usato solamente al plurale (phalerae). Le f. sono dischi metallici spesso lavorati a rilievo, con funzione ornamentale. Gli antichi le usavano molto, sia [...] parola Medami, che pare sia il nome dell'orafo.
Inoltre vanno ricordate le f. scolpite sulla famosa stele sepolcrale del centurione M. Celio, morto nel 9 d. C., durante la campagna di Varo. Il petto del centurione è fregiato di cinque f. di cui una ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...