Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] lo più circondato da ogni sorta di animali profilattici, come nella Basilica Hilariana - cioè l'associazione dei dendrofori sul Celio a Roma -, oppure in una casa di Antiochia dove una simile figurazione posa direttamente sopra un altro m. di valore ...
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INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] Nepote ci dice infatti che per primo Mamurra avrebbe rivestito di crustae marmoree tutte le pareti della propria casa sul Celio e, a proposito del marmo numidico, che M. Lepido aveva usato in blocchi per soglie nella casa, Plinio aggiunge che ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] fuori le Mura (1609), come nella configurazione stessa del portale di accesso agli oratori presso la chiesa di S. Gregorio al Celio (oratori di S. Andrea, S. Silvia e S. Barbara), sul Clivio di Scauro, nel quale egli creò, lungo l’asse centrale ...
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COSTANZI, Placido
Michele Cordaro
Figlio di Giovanni "sigillaro", e di Costanza A[n]guilla, e fratello di Tommaso e di Carlo, noti come incisori di gemme e pietre dure, nacque con ogni probabilità a [...] imprese decorative per le chiese di Roma. È del 1727 il grande affresco nella volta della navata di S. Gregorio al Celio, dove è rappresentata l'Assunzione di s. Gregorio e di s. Romualdo. L'evidente riferimento compositivo alle decorazioni del Ricci ...
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PALMAROLI, Pietro
Antonella Gioli
PALMAROLI, Pietro. – Nacque a Roma il 2 giugno 1767 da Girolamo Pasquale, originario di Fermo, e dalla sua seconda moglie, Maria Caterina Panzironi, primo di otto [...] di S. Caterina in S. Clemente gli affreschi di Masolino; negli oratori di S. Silvia e S. Andrea presso S. Gregorio al Celio gli affreschi di Guido Reni Dio Padre e angeli musicanti e S. Andrea condotto almartirioe del Domenichino Flagellazione di s ...
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CAROSELLI, Angelo
Anna Ottani Cavina
Nacque a Roma il 10 febbr. 1585. Autodidatta sperimentale e inquieto, ebbe l'opportunità di contatti e incontri anche al di fuori dell'ambiente pittorico romano, [...] , anch'egli pittore, del quale non è possibile per ora ricostruire l'attività, e che visse fino al 1671.
Fonti e Bibl.: G. Celio, Memoria delli nomi delli artefici…(1638), a cura di E. Zocca, Milano 1967, p. 74; G. B. Mola, Roma l'anno1663, a cura ...
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CATI, Pasquale
Maddalena Trionfi Honorati
Nacque a Iesi intorno al 1550 ma non si hanno notizie della sua presenza nelle Marche, e la sua figura va delineata unicamente sulla sua produzione pittorica [...] andrebbero ancora cercati nelle raccolte di disegni sotto il nome degli Zuccari o del Cavalier d'Arpino.
Fonti e Bibl.: G. Celio, Mem. delli nomi dell'artefici delle pitture...[1638], Milano 1967, ad Indicem; G.Baglione, Le vite...,Roma 1642, p. 106 ...
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CONTI, Cesare
Rossella Vodret
Nacque ad Ancona (Baglione, 1642) probabilmente intorno alla metà del Cinquecento; fu suo fratello Vincenzo, anch'egli pittore. Ancora giovane si recò a Roma dove la sua [...] . si dimostra di gran lunga inferiore nell'esecuzione di figure, che in genere risultano pesanti ed impacciate.
Fonti e Bibl.: G. Celio, Mem. delli nomi dell'artefici delle pitture..., Napoli 1638, p. 91; G. Baglione, Le vite..., Roma 1642, p. 167; B ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] . Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò nel 1536 Calvino), Lucca (con Pier Martire Vermigli e Celio Secondo Curione) e Venezia. Sul piano ecclesiastico, non si ebbe la costituzione di una Chiesa riformata, salvo l’antica Chiesa ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] ; alcune testimonianze sono state però restituite dal sottosuolo di Roma, in particolare dalla zona tra l’Esquilino, il Celio e il Laterano, la più importante area residenziale dell’Urbe tardoantica. Per quanto frammentarie e mal conservate, queste ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...