Ricerca archeologica. Lo studio degli elevati
Gian Pietro Brogiolo
Archeologia e architettura
L'analisi stratigrafica di un edificio conservato in alzato differisce dallo scavo di un deposito sepolto [...] Lo "scavo" di un edificio
È pratica diffusa in architettura asportare preliminarmente le parti superficiali delle murature in contesti archeologici e di restauro architettonico, in Restauro e Città, 1, 2 (1985), pp. 55-68; G.P. Brogiolo, ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] incubazione; v. Asklepieion; Epidauro). Secondo la tradizione più diffusa A. era detto figlio di Apollo e di Koronis , tanto da eclissare anche la originaria Trikka. Da Epidauro, città portuale, il culto si diffonde per via marittima: in Attica ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Acaia
Massimo Osanna
Luigi Caliò
Acaia
di Massimo Osanna
Regione (gr. ᾿Αχαία; lat. Achaia) compresa tra l’Elide, l’Arcadia e la Sicionia, i cui confini [...] ’occupazione ottomana rende difficile nella realtà archeologica l’identificazione dei monumenti citati dal periegeta. La città comunque mostra una ricchezza diffusa: le case di questo periodo sono particolarmente ricche, con mosaici, statue e a volte ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il sistema cronologico greco
Luigi Moretti
Il sistema cronologico greco
L’anno è in generale designato presso i Greci dal nome di un funzionario civile o religioso [...] regio o affermato il proprio potere: più nota e diffusa tra tutte l’era seleucidica, che muove dal 312 , in RBi, 47 (1938), pp. 198-213.
Per le ere indipendenti delle città della Siria:
H. Seyrig, Antiquités syriennes, in Syria, 27 (1950), pp. 5 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. Le Isole Britanniche
Stefano Del Lungo
Le isole britanniche
Le Isole Britanniche hanno ereditato il nome attribuito, fra il [...] e di abitudini della popolazione britanno-romana, insediata nelle città, nei centri rurali e in alcune delle ville rimaste separata dalla chiesa. La particolarità di questa costruzione, diffusa in Inghilterra e Scozia non prima della fine dell’XI ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo islamico
Maria Domenica Ferrari
Vincenzo Strika
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Maria Domenica Ferrari
La terra, nonostante lo [...] in cui la coltivazione era praticata con la vanga. Molto diffusa era anche la pratica del maggese. Nell'impero ottomano l da utilizzare; solo i vigneti e gli orti vicino alle città erano esentati da questa regola. La parcella era divisa in ...
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GALLO-ROMANA, arte
P. M. Duval
Si dà questo nome alla produzione artistica di età romana che si trova nel territorio della Gallia. L'arte g.-r. partecipa delle caratteristiche generali dell'arte provinciale [...] .
Altra sistemazione originale: in Gallia, ricca di estese foreste, le scale in legno erano certamente molto diffuse, giacché le cinta delle città, ad esempio, non presentano scale in muratura d'accesso al camminamento né all'interno né all'esterno ...
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LATONA (Λητω, Λατώ, etrusco Letun)
H. Sichtermann
L., figlia del titano Koios e della titana Phoibe, è nota nella mitologia greca specie come madre di Apollo e di Artemide.
In origine era certamente [...] insieme con i suoi figli nel sacro luco di Ortigia; a Didima esisteva un suo culto; in altre città si trovarono rilievi votivi. Il culto di L. era diffuso anche nelle isole poste innanzi all'Asia Minore, Rodi, Coo e altre; tracce del suo culto si ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] maniera permanente.
La tecnica della pittura a fresco fu assai diffusa nell'antichità. Ma nell'Oriente mediterraneo (Egitto, Egeo, Asia Tirinto e Micene, ossia provenienti dalle città pittoricamente più significative). Dai campioni prelevati alcuni ...
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BUDAPEST
A. Kiss
E. B. Thomas
J. Gy. Szilágyi
La città moderna sul Danubio sorta dall'unione di tre città distinte Buda, Obuda, in collina sulla destra del fiume, e Pest, in pianura, ha conglobato [...] resti di monumenti del culto di Mitra, del quale nella sola città civile furono trovati cinque santuarî. Si hanno vetri di importazione dall'Italia del popolo celtico. Tale tecnica si era diffusa invece nei territorî traci ed illirici della penisola ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...