(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] al di sopra di 0 °C, la bassa pressione atmosferica fa sì che il ghiaccio sublimi, senza fondere. Nel passato il clima di M. deve essere stato assai diverso da quello attuale: infatti, l’esistenza dei canali e altre manifestazioni di processi erosivi ...
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Ultima opera del poeta francese Chrétien de Troyes (seconda metà sec. 12º), iniziata tra il 1182 e il 1190 e rimasta incompiuta, dedicata al conte di Fiandra Filippo d'Alsazia.
Vi si narrano le avventure [...] . Gli ultimi quattromila versi sono dedicati alle avventure cavalleresche di Galvano; poi l'opera s'interrompe.
Pervaso da un clima di mistero e misticismo, il poema s'impone per la precisione e l'eleganza del dettato, e soprattutto per l ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] regina, e come sede fondamentale del loro onore e fonte della loro bellezza, la beatrice. S'intende che, in questo clima di paradiso terrestre, anteriore alla storia, se dal lato di Adamo esistono alcuni uomini in carne ed ossa, la minor clientela ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] ), intenzione che si esprimeva persino nel modellare statuto e strutture gerarchiche della adunanza sulle istituzioni della Repubblica: in questo clima il B. tenne i discorsi poi confluiti nel Tacito abburattato, e la cosa di per sé già rende dubbie ...
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FATTIBONI, Zellide
Domenico Berardi
Nacque a Cesena il 10 dic. 1811, primogenita di Vincenzo e di Anna Armandi.
Il nome inconsueto le fu imposto dal padre per evocare Zello, un villaggio dell'Imolese [...] che egli poteva non di frequente far pervenire, dell'attesa relativa a provvedimenti di clemenza che non venivano mai. E questo clima dolente si riprodusse più tardi quando egli, dopo i moti del 1831, fu profugo a Corfù, e finì per diventare una ...
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AVANCINO, Nicolò
Antonella Dolci
Nato a Genova il 1º sett. 1679, professò tra gli scolopi il 28 sett. 1694. Insegnò nelle scuole dell'Ordine, dapprima retorica e filosofia a Genova, poi teologia a Genova [...] ossequio al canone della verosimiglianza (riproposto dagli arcadi al centro delle dispute sulla poetica aristotelica), nel clima di diffusa propensione ad accogliere le sollecitazioni moralistiche dello scrittore di Port-Royal, la traduzione dell'A ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] ricattatore. Nonostante assalti polemici, avventure e aggressioni, la sua posizione si mantenne salda; postuma (ormai nel clima controriformistico) giunse infine la condanna della Chiesa. Il suo gusto, che nell'apprezzamento delle arti figurative e ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] però attraversano la S. soltanto per un breve tratto, e la Sava, uno dei più importanti affluenti del Danubio.
Il clima è di tipo alpino, con inverni freddissimi, tranne lungo la stretta fascia costiera e la regione orientale. Le precipitazioni sono ...
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Stato dell’Europa settentrionale; confina a N con l’Estonia, a E e SE con la Russia e la Bielorussia, a S con la Lituania, mentre a O si affaccia per circa 500 km al Mar Baltico, che vi forma il Golfo [...] Gauja. I laghi sono circa un migliaio e di varia dimensione e per la maggior parte d’origine glaciale.
Il clima è prevalentemente continentale, ma il Mar Baltico mitiga alquanto la temperatura delle zone costiere e in particolar modo di quelle volte ...
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(App. IV, I, p. 759)
Cinema. - Popolata da figure di scienziati onnipotenti e folli e da rappresentazioni di mondi sconosciuti, spesso derivata da fonti letterarie più o meno apprezzate, la f. nel cinema [...] . In questo periodo, che coincide con gli anni del maccartismo e con il conseguente diffondersi di un clima paranoico, i motivi prevalenti sono quelli della minaccia rappresentata dagli extraterrestri e da una loro possibile invasione, surrettizia ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.