Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] lingue affermatesi per motivi politici o culturali. L’area neolatina o romanza comprende dunque la Penisola Iberica, la Francia, l’Italia, il Ticino e i Grigioni, alcune zone costiere della Dalmazia e la Romania. All’interno di quest’area geografica ...
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Filologo italiano (Firenze 1925 - Bibbiena, Arezzo, 2007), nipote di Guido M. e P. Rajna, allievo di A. Momigliano e M. Casella. Dal 1967 professore di filologia dantesca all'università di Firenze; dal [...] studioso, docente e operatore culturale, M. ricevette dall'Accademia nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la filologia e la linguistica (1990); il Salomone d'oro dell'univ. di Firenze (2001) e la medaglia d'oro del comune di Firenze (2003). ...
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Biologia
Un organismo presenta simmetria (➔) b. quando è costituito di due parti simmetriche rispetto a un piano.
Segmentazione b. Tipo di segmentazione dell’uovo in cui le sostanze ovulari sono distribuite [...] b. Particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che non si ritrovano in nessun altro fonema della lingua considerata. In italiano, per es., l’opposizione t-d è b., perché questi sono i ...
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Linguistica
In fonologia, opposizione m., particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che si ritrovano anche in altri fonemi della lingua [...] considerata. In italiano, per es., l’opposizione p-t è m., perché i tratti comuni occlusivo e sordo sono riscontrabili anche nel fonema c.
Pedagogia
Si dice di una forma di educazione che si rivolge all’intera personalità dell’uomo e mira a ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] siano diversamente realizzate.
Per es., in fonologia, data L1 = italiano e L2 = francese, si riscontra che L2 ha cinque fonemi J. R. Searle: un atto linguistico è un'azione comunicativa che si svolge secondo regole sociali di funzionamento e di ...
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STRUTTURALISMO
Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate [...] univocamente combinati con un complesso di significati. Dal comune presupposto teorico, fondato sui concetti di "struttura" il procedimento della commutazione.
Così, ad esempio, per l'italiano, in d la sonorità è pertinente perché coesiste nel sistema ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] il 1430, si diffusero attraverso la Germania e dalla Germania passarono in Italia, dove nel 1423 per Bologna e Forlì, sotto la guida di e ÿ, d in r e l.
I mutamenti fonetici comuni allo zingaro europeo, ma sconosciuti alle varietà dell'Asia, saranno ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] appaiono attendibili anche perché confermati da altri sondaggi e da altri indizi. Così, un'indagine sull'italiano parlato in diverse situazioni comunicative in quattro grandi città, Milano, Firenze, Roma e Napoli (De Mauro, Mancini, Vedovelli et al ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] il conio di forme composte e derivate, inedite o di uso poco comune, come nel caso del poeta G. Marino, e di parole Adamo, V. Della Valle, Firenze 2003.
La formazione delle parole in italiano, a cura di M. Grossmann, F. Rainer, Tübingen 2004.
T. ...
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PALEOGRAFIA (XXVI, p. 34)
A. Pra.
Dopo il 1935 ricerche ulteriori nel campo della p. hanno non soltanto offerto risultati parziali di grande interesse e aperto prospettive nuove per taluni problemi, [...] e linee sottili.
Nella controversia si è inserito, con idee nuove, l'italiano Giorgio Cencetti, il quale ha introdotto il concetto di "scrittura usuale" costituita dagli elementi costanti e comuni (in primo luogo il modello ideale, lo schema a cui le ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...