Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] divinità suprema, che appare come una sorta di prudente rinuncia a un’esplicita dichiarazione difede religiosa, può spiegarsi come dovuta alla necessità di adeguarsi all’atteggiamento religioso di Licinio. Colpisce, peraltro, la vicinanza con il ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] a Heer un semplice caso d’opportunismo quello per cui Ossio di Cordova, consigliere di Costantino al concilio di Nicea, dopo avere a lungo resistito all’arianesimo, aveva firmato una confessionedifede arianizzante sotto Costanzo II. È però Eusebio ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] entro l'ambito dei valori di quello che fu poi definito cattolicesimo liberale. Un tipo difede che nel M. coesistette fin due ponderosi volumi editi nel 1865 a Firenze col titolo Confessionidi un metafisico (la prima edizione era apparsa nel 1850), ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] civile e la tolleranza
L’età della Riforma fu caratterizzata dal «confessionismo»: il documento teologico e normativo alla base di ogni Chiesa locale o nazionale era la confessionedifede. Essa forniva anche il nome alle diverse aggregazioni: così i ...
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GRISMONDI (Grismondi Secco Suardo), Claudia
Francesca Brancaleoni
Nacque a Bergamo nel 1837 da Luigi e Barbara Brembati, entrambi impegnati nella cospirazione antiaustriaca. Dalla madre ricevette un'accurata [...] cieca e dalla salute malferma, le inferme erano esortate alla fede in Dio, alla speranza e alla reciproca comprensione.
Nel 1910, pp. 139-141; C. Antona Traversi, Lettere ad Anna. Confessionidi un innocente, s.l. 1923; R. Barbiera, Il salotto della ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Nella narrativa, personalità notevole dell’epoca è quella di Tommaseo, che con Fede e bellezza (1840) dà vita a un romanzo per la storia del romanzo in I. è il celebre Confessioni d’un italiano di I. Nievo. Anche Rovani compone un grande affresco nel ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] ’ si oppose per primo J.V. Jensen, con la sua fede nel progresso tecnico. Uniti a lui nell’amore per la terra di coppia. L’impegno politico e sociale prevale in T. Mørch e M. Larsen, mentre V. Andersen e S. Brøgger tendono, con le loro confessioni ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] parlano lingue khoi-san. Dal punto di vista religioso, è protestante, di varie confessioni, la maggioranza dei bianchi e dei di Nantes. Dal secolo successivo, Olandesi, Francesi e altri europei di diversa provenienza, accomunati dalla fede ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] fra le confessioni.
Sul terreno dogmatico, l’opera della C. si concentra particolarmente nell’attività del Concilio di Trento ( particolare il Concilio di Trento fissò il dogma del peccato originale e quello della giustificazione per la fede e per le ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] confessioni, aderì dapprima alla loggia di rito inglese dei Trois Mortiers, poi a quella di rito scozzese della Sincérité, di cui divenne uno dei capi (1778). Di riconferma la sua fede nell'avvento di un'unica Chiesa cattolica capace di riunire in sé ...
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confessione
confessióne s. f. [dal lat. confessio -onis, der. di confessus, part. pass. di confiteri «confessare»]. – 1. a. Il confessare, il riconoscere e dichiarare la propria colpa: l’imputato s’è deciso alla c.; ha fatto piena c. dei proprî...
confessionista
s. m. e f. e agg. [der. di confessione] (pl. m. -i). – Seguace di una delle confessioni di fede protestanti; protestante. Con altro sign., stato c., stato che accoglie i principî del confessionismo (e quindi, in pratica, lo...