«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] e sceglie di prendere forza da questo evento:«Così, nel modo più naturale, nacque in me il proposito di fare la conoscenza del «mio» mito e considerai ciò come mio compito precipuo, giacché – mi dicevo – come potevo di fronte ai miei pazienti fare ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] , quindi è un modo per sottolineare una non definitività della propria conoscenza di sé e del mondo, che per me è assolutamente preziosa. Una conoscenza definitiva ovviamente porterebbe subito all'identitarismo, tra l'altro non solo riflessivo ...
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«In quel giorno, completamente dislocato, incapace di vivere all’esterno con l’altro, ossia l’uomo bianco, che mi ha imprigionato senza pietà, mi sono allontanato dalla mia stessa presenza, molto lontano [...] il quale si pone nell’ottica di ri-prendere, re-visionare e ri-elaborare la conoscenza fittizia prodotta dall’Occidente nei riguardi dell’Oriente (una “conoscenza” che - come afferma Edward W. Said nel suo Orientalismo del 1978 - si caratterizza per ...
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Nella sua autobiografia Friedrich Nietzsche si definisce a suo modo guerresco (Ecce homo - Perché sono così saggio 7), dominato cioè da un sostanziale istinto ad attaccare. Effettivamente, le battaglie [...] ». In queste parole è contenuto tutto il senso della critica al concepimento della coscienza come metro di una conoscenza certa e indubitabile, ma anche il riconoscimento dell’autonomia degli istinti che vivono dell’immediatezza dell’attimo.Le ...
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Serena Cinquepalmi è un’allieva della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi di Macerata; iscritta alla laurea magistrale in Lingue, culture e traduzione letteraria. Fra i suoi interessi principali, [...] e per la lettura. Durante il suo percorso accademico, ha sviluppato uno slancio sempre maggiore verso la conoscenza degli aspetti politico-economico e socioculturali delle relazioni internazionali. Studiando le lingue, soprattutto l’inglese e il ...
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Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] per primo annunciato ad una donna”. Infine dimostrando non solo una grande capacità di argomentazione ma anche un’approfondita conoscenza delle Scritture confuta anche l’associazione tra la debolezza e l’atto del piangere. Commenta infatti che Gesù ...
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IntroduzioneNel 1981 una task force composta da esperti provenienti da diversi settori disciplinari, tra cui ingegneri, fisici, scienziati comportamentali e filosofi, venne riunita per discutere della [...] il suo statuto ontologico di “qualcosa da interpretare”, esso potrebbe comunque portare al risultato sperato, ovvero permettere la conoscenza di zone pericolose. Alla fine, infatti, lo scopo con cui esso è nato non è tanto quello di instaurare ...
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Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] di Vico, Ortega y Gasset, Huizinga, Alain, Nietzsche e Ernst Bloch, fino alle concezioni derivanti dall’operato e dalla conoscenza diretta di Piero Gobetti e della sua rivista Giustizia e libertà. Gli autori da cui Levi attinge non si fermano qui ...
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«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] stessa ossessione: ciascuno si rintana nel proprio angolino della labirintica scenografia, in preda alla pazzia della non-conoscenza. Viene così amplificata l’umanità dei personaggi, con l’effetto conseguente di una maggiore immedesimazione da parte ...
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Le società democratiche – come sottolineano Miguel Benasayag e Angélique Del Rey nel loro saggio Elogio del conflitto pubblicato nel 2007 – hanno creduto per lungo tempo all’illusione di riuscire ad annullare [...] delle rispettive posizioni. Così facendo «al posto del soggetto isolato […], subentra non soltanto l’idea di una conoscenza mediata dal linguaggio e riferita all’azione, bensì anche il nesso fra prassi quotidiana e la comunicazione quotidiana ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...