Nel ventennale della morte di Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 - Roma, 28 maggio 1990) la figlia Lietta, che da anni si occupa con grande passione e diligenza dell’opera paterna (a lei si devono, [...] a più cuori), diede fuori, rispettivamente come autrice e curatrice, due contributi preziosi, se non esattamente essenziali, alla conoscenza dell’outsider tra i più estrosi e seducenti del secondo Novecento, il cui forte debito formale verso il Gran ...
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Silvia PareschiFra le righe. Il piacere di tradurreBari-Roma, Laterza, 2024 Capita di restare incantati quando qualcuno innamorato del suo lavoro ne parla o scrive. È il caso di Fra le righe. Il piacere [...] programmatico «principio dell’iceberg» di Hemingway, per il quale la scrittura deve essere solo la porzione affiorante delle conoscenze dell’autore: nelle apparenti «anomalie» e nei «piccoli inciampi» del testo ci sono degli «indizi per suggerire che ...
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Mariano LongoInfanzie. Storie di bambini ribelli, tristi, stralunatiBari, Progedit, 2024 Intanto il titolo: plurale, Infanzie. Per norma e per consuetudine, per costume impigrito o per prassi sommaria, [...] episodio “di scuola” storicamente e tristemente vero, si pensi all’infanzia distrutta di Pascoli: l'infanzia colpita dalla conoscenza del male (l'omicidio del padre per mano ignota), l'infanzia uccisa da un'avventura maledetta, come traduzione della ...
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Eros non cresceva bene. Difficile a concepirsi, eppure quello che nella fantasia comune è l’intoccabile dietto alato dell’amore, a quanto pare, aveva un difetto di sviluppo psicofisico. Afrodite, come [...] fronte / non conosciuta ancor sciolse e scoprio. / La vide, la conobbe, e restò senza / e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza! (Tasso, T., Gerusalemme liberata, XII, 64-67, in Poesie, a cura di F. Flora, 2004, Ricciardi, Milano - Napoli, pp. 309 ...
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Una ventola che apre il mondoAlla conferenza sul conferimento dell’Orso d’oro alla carriera a Tilda Swinton, l’attrice britannica ha provato a spiegare che cosa distingua la Berlinale da altre kermesse [...] , noto che anche qui in Italia si preferisce che io parli in inglese. Un artista, infatti, è considerato una fonte di conoscenza, e dunque lo si accoglie meglio anche dal punto di vista linguistico, e si è portati a tollerare maggiormente che parli ...
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Nel novembre 1871, la Giunta comunale di statistica inviò alla Giunta del Comune di Roma una “nota” di cambiamenti e intestazioni della nomenclatura delle vie della capitale (e di nuove denominazioni nel [...] , e si formano le coppie pozzo/cisterna, fienili/paglia, fratte/frasche, sediari/seggiola ecc.Trasformazioni urbanistiche e conoscenze storicheL’episodio romano ottocentesco dimostra come le ragioni del cambiamento di nome di un’area di circolazione ...
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Ivana VermiglioQuando la testualità si fa lingua nei giochi televisiviin AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteratura, a cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinello, [...] , linguistico: la polirematica “parola mia” si riferisce alla consapevolezza insita nel parlante di garantire un certo grado di conoscenza e veridicità in merito ad un fatto, evento, fenomeno; risulta essere insomma un marchio di garanzia sia per il ...
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La pittura per Fava non fu un hobby ma, al pari della scrittura, un vero e proprio linguaggio espressivo, del quale studiò e apprese la tecnica, e utilizzò per andare oltre lo spunto occasionale della [...] ’urgenza di fare dell’opera pittorica un efficace strumento di denuncia sociale avvalendosi del proprio talento e della sua conoscenza dell’arte. Le opere di denuncia per antonomasia sono La zolfara (1963), Studio sul dolore (1965), La vendetta (1965 ...
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Siete stanchi di prosaiche relazioni basate sulla monogamia? Non vi attirano le complicazioni che la poligamia e la bigamia determinano nel ménage familiare, tanto più che in Italia sono considerate un [...] più relazioni intime - di natura affettiva, romantica, sessuale o una combinazione di queste - contemporaneamente, fondandosi sulla conoscenza e sul consenso esplicito di tutte le persone coinvolte, sposate e non sposate; ha aspetti in comune con ...
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Le idee a fondamento delle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica sono emerse tra il 1973 e il 1974 con le e gli insegnanti del Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti (CIDI) e del [...] più meditate, riflesse e formali»,dunque una lingua con il carico dei suoi registri e sottocodici fino a giungere «alla conoscenza e all’uso di modi istituzionalizzati d’uso della lingua comune (linguaggio giuridico, linguaggi letterari e poetici ecc ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...