Siamo abituatissimi a digitare sulle tastiere di computer e smartphone. Non siamo più abituati a scrivere a mano: tanti non ci riescono più o quasi. Cosa stiamo perdendo? Per capirlo, può aiutarci questa [...] , Giorgio Raimondo Cardona e Danilo Dolci: hanno sottolineato l'importanza della capacità di farsi domande come strumento di conoscenza e di consapevolezza, in questo caso tradotte nell’uso della scrittura manuale. I punti di forza della rivista ...
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In questi tempi confusi e terribili, viene spesso da pensare – quando non si riesce nel dibattito pubblico a trovare una voce che possa comunicare in maniera chiara, ma soprattutto trasversale – alle grandi [...] , ma si può ricordare che per tornare a parlare, volando leggeri come delle samare, accanto a una solida preparazione e alla conoscenza delle regole serve anche la serissima abilità di saltare da un albero all’altro (e conoscere e studiare chi ce lo ...
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Nei dizionari della lingua italiana la definizione di internato [dal francese internat, derivato di interne «interno»] propone molte variabili. Per esempio, identifica chi è ricoverato a forza in un ospedale [...] nei territori occupati da RSI e Reich e pure quelli già liberati. Una propaganda che ha inquinato, ai tempi, la conoscenza del dramma degli IMI anche tra gli antifascisti e che, ancora oggi, in parte scava negativamente nell’immaginario di chi non ...
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Lingua, scuola, cittadinanzaÈ difficile fare le cose difficili:parlare al sordo,mostrare la rosa al cieco.Ci sono sfide che sembrano insormontabili. Ce lo ricorda Gianni Rodari nei primi versi della filastrocca [...] scuola che offra agli studenti strumenti linguistici per la realizzazione individuale, per affrontare le sfide sempre nuove delle conoscenze e per partecipare a pieno titolo alla vita sociale. Tullio De Mauro aveva visto con lucidità questi problemi ...
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«Il racconto della realtà ha un cuore antichissimo. […] Il metodo è la cronaca, il fine è la letteratura». Con queste parole Roberto Saviano illumina la narrativa non fiction: «un genere letterario che [...] io narrante di uno scrittore siciliano che si pone con il personaggio di Provenzano in un rapporto dialettico di osservazione, conoscenza e allarme. Lo scrittore diventa parte dell’indagine che sta portando avanti mettendo in scena la sua sicilianità ...
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Dal 1946 al 1982 Franco Fortini e Vittorio Sereni si sono scambiati centoquarantadue lettere, ora curate, introdotte e commentate ottimamente da Luca Daino (Franco Fortini, Vittorio Sereni, Carteggio 1946-1982, [...] Markus di Montale e all’Intervista a un suicida dello stesso Sereni) che considera un “valore” eminente «una particolare conoscenza dell’uomo e degli uomini attraverso una angolazione, un accesso privilegiato, e ha un’idea della persona e dell’uomo ...
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Da qualche anno, l’universo giornalistico di Giuseppe Fava, con la sua quarantennale militanza della parola, è entrato all’Università di Palermo nei programmi dei corsi Linguistica italiana, di Lingua [...] non dovette essere indifferente a un osservatore onnivoro come Giuseppe Fava al quale non mancarono nemmeno sensibilità e conoscenza nel campo della linguistica (si vedano, ad esempio, le sette conversazioni con Giovanni Ruffino su lingua, dialetto e ...
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Verso la tragedia cristiana. A proposito della pubblicazione Materiali per una teoria dell’arte drammatica, a cura di Monica BisiNon è un picciol libro questa edizione del Discorso sulle unità e [...] , nascono da questa posizione scomoda, disconfortante, rispetto alle cose. Per questo il nesso fra bellezza, verità e conoscenza, è inscindibile e fra le pagine del discorso sulla Moralità leggiamo con una chiarezza indimenticabile: «Distinzione di ...
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Giuseppe Fava, un romanziere da rileggere: letteraria “passione” e torbido confine tra il bene e il maleI cento anni dalla nascita di Giuseppe Fava sono occasione di una rinnovata attenzione alla declinazione [...] Bellocampo, luciferino notabile dalle decadenze gattopardiane che la ospita in uno dei suoi appartamenti, campeggia, forte della completa conoscenza dei segreti e dei pensieri di ogni abitante del paese. A questi segreti si aggiunge il mistero di ...
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Vi scrivo a proposito della voce calendimarzo. Ho notato che il vostro ottimo vocabolario non dà una seconda accezione di calendimarzo, che è attestata da tempo nella Svizzera italiana e in alcune aree [...] Grigioni e il calendimarzo di altre località poste nella Svizzera e nella Lombardia resta un punto di riferimento culturale e linguistico di comunità giustamente legate alle proprie tradizioni e occasione di conoscenza per chi parla italiano altrove. ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...