Si chiama comunemente con questo nome chi accaparra una merce, al prezzo del mercato al minuto, in quantità superiore alla sua effettiva possibilità di consumo, per poi rivenderla, per lo più clandestinamente, [...] a prezzo più alto del corrente. Questa forma illecita di commercio si riscontra soprattutto in epoche di carestia e in alcuni paesi è diventata normale per i biglietti dei pubblici spettacoli. Mezzo di ...
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beneficio, principio del
Angelo Castaldo
Criterio di ripartizione del carico fiscale, per il quale ogni contribuente dovrebbe versare un’imposta pari al b. marginale, ricavato dal consumo di beni e [...] su cui strutturare il sistema fiscale, sostengono che concepire l’imposta alla stregua di un prezzo e spingere i consumatori a eguagliare costi e b. marginali, porta il settore pubblico e il sistema economico verso livelli di produzione efficienti ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] gli effetti che derivano dall’introduzione di un tributo, da intendersi in particolare quali effetti distorsivi sulle scelte dei consumatori e dei prestatori di lavoro e sulla creazione di risparmio e di investimenti. La traslazione e gli effetti dei ...
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fetale, sindrome alcolica
Quadro clinico presente nei bambini figli di madri con cronica abitudine all’alcolismo. In particolare, la sindrome alcolica f. è causata dal consumo di alcol durante la gravidanza. [...] Le conseguenze sono varie e di diversa gravità: sono descritte alterazioni a carico del sistema nervoso centrale, ritardo mentale, anomalie del cranio e della faccia (microcefalia). Morfologicamente sono ...
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Società
Vincenzo Cesareo
(XXXI, p. 1002; App. I, p. 1007; II, ii, p. 853; IV, iii, p. 352; V, v, p. 6)
Il termine società è stato ed è tuttora impiegato da numerose scienze: filosofia, economia, diritto, [...] una svolta epocale nella storia dell'umanità, generando una nuova e originale combinazione tra attività di produzione e attività di consumo, e istituendo nuove reti di relazioni tra attori economici e sociali. Tale forma di s., nel momento in cui si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] 1961, pp. 369-84.
G. Becattini, Il concetto d’industria e la teoria del valore, Torino 1962.
C. Napoleoni, La posizione del consumo nella teoria economica, «La rivista trimestrale», 1962, 1, 1, pp. 3-26.
L.L. Pasinetti, The rate of profit and income ...
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Economista statunitense (Princeton, Virginia Occid., 1918 - Cambridge, Massachusetts, 2009), dal 1955 prof. alla Harvard Univ. (emerito dal 1989). Ha integrato l'ipotesi keynesiana circa la relazione tra [...] , sviluppando l'originale teoria del reddito relativo, secondo la quale le abitudini di consumo degli individui non dipendono soltanto dai livelli correnti di reddito, ma dalla loro evoluzione passata e sono legate, in particolare, ai massimi livelli ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] esiti che potremmo dire ''disillusivi'' sulla possibilità stessa per l'a. di esistere nel mondo contemporaneo dei consumi e della massificazione), l'a. di comportamento fuoriesce dai modelli storici delle serate futuriste (che nella contrapposizione ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] soltanto la forza della loro mente e delle loro braccia. Questa forza lavoro viene venduta in cambio del salario. I lavoratori consumano tutto il loro reddito, al pari dei proprietari fondiari, anche se ciò accade per il motivo che il salario è così ...
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cooperativa, societa
Marco Cian
cooperativa, società Società che persegue uno scopo mutualistico, ossia fare avere ai soci, rinunciando al proprio profitto imprenditoriale, beni o servizi (c. di consumo) [...] di cui è titolare, bensì all’entità degli scambi mutualistici intercorsi con la società e consiste, nelle c. di consumo, in un risparmio di spesa sui beni acquistati, nelle c. di produzione e lavoro, in un maggiore corrispettivo percepito ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...