RIVA SANSEVERINO, Luisa
Paolo Passaniti
RIVA SANSEVERINO, Luisa. – Nacque a La Spezia il 26 marzo 1903 dal conte Lodovico, di antica nobiltà emiliana, generale dell’esercito, e da Raffaella Ruffini.
Trascorse [...]
Riva Sanseverino fu soprattutto una giurista che prese sul serio la legislazione del lavoro, che vide nel corporativismo nulla più della cornice istituzionale del contratto di lavoro. Può essere considerata la continuatrice della tradizione liberale ...
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TRAVAGLINI, Volrico
Pina Travagliante
TRAVAGLINI, Volrico. – Nacque a Sesto al Reghena (Pordenone) il 18 febbraio 1894 da Arturo e da Maria De Portis.
Nel 1915, scesa in guerra l’Italia accanto alla [...] , Giuseppe Ugo Papi (Li Donni - Travagliante, 2016, pp. 89-94), Travaglini non scrisse alcun lavoro dedicato al corporativismo. Finiti gli anni dello straordinariato presso l’Università di Catania, nonostante avesse ottenuto la carica di preside e ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] "fronda" fascista. L'autore, infatti, si preoccupa di contrastare per un verso quanti minacciano di far svanire il corporativismo nelle nebbie dell'ideologia (si veda, in Scienze sociali,filosofia e scienza economica del 1931, la polemica con Ugo ...
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FERUGLIO, Antonio
Mariano Nardello
Nacque a Feletto Umberto (ora Tavagnacco in provincia di Udine) il 10 marzo 1841, primogenito di Giovanni Domenico e di Teresa Tonero. Lo seguirono altri dieci fratelli, [...] volgere del secolo, toni sempre più intensi; si trattava di passare da un'attività paternalistico-assistenziale e vetero-corporativista a una linea democratico-sociale e riformista. L'incompatibilità tra le due anime del movimento cattolico aveva già ...
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EULA, Ernesto
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Barge (Cuneo) il 6 giugno 1889 da Luigi e da Adele Besso. Seguendo le tradizioni della famiglia - il padre fu consigliere di Cassazione e il nonno paterno, [...] una forma "particolare ed indiretta" di uso pubblico. Allo Stato l'E. attribuiva, in linea con la diffusa cultura corporativista che influenzò giuristi ed economisti negli anni Trenta, la facoltà di tracciare alle aziende pubbliche e private le linee ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] nelle opere e nei giudizi professati per iscritto, specie se si ha riguardo al plauso per il processo del lavoro corporativista; forse, tuttavia, Calamandrei si riferiva a conversazioni private. Certo è, comunque, che l'opera del C. fu largamente ...
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CANALETTI GAUDENTI, Alberto
Antonio Parisella
Nato a Sirolo (Ancona) il io maggio 1887 dal conte Giulio e da Lidia Gaudenti in una famiglia di nobili benestanti, compì gli studi universitari a Roma, [...] Rinaldini, poeta romanzesco del Cinquecento, Modena 1930; Elementi di economia politica, Milano-Genova-Roma 1930 (2ª ediz., 1942); Un corporativista cattolico. Renato de la Tour du Pin, a cura e con prefazione di A. Canaletti Gaudenti, Roma 1933; La ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] avvenne appena all’indomani della fusione (Anschluss) dell’Austria nel Terzo Reich, che aveva posto fine al regime corporativista-cristiano a dominanza cattolica istituito a Vienna nel 1934 con il favore della Chiesa, e accresciuto le preoccupazioni ...
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LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] in aula e in commissione Difesa su temi di ordinamento militare e di trattamenti pensionistici per i reduci, si professò corporativista e contrario alle agitazioni sociali, fu critico di Ch. de Gaulle e favorevole a una "Europa-patria" anticomunista ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] commento alla Carta del lavoro, ora in Scritti, s.l. né d. [ma Bologna 1965], p. 134) e afferma che il corporativismo, se non vuol fissare prezzi e profitti, vuol disciplinare tuttavia la produzione (lezione del 17 apr. 1929 all'Istituto superiore di ...
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corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...