Sindacalista italiano (Biella 1868 - Milano 1954). Socialista riformista, fu tra i fondatori della Confederazione generale del lavoro-CGdL (1906) che guidò fino al 1918. Nel 1922 con F. Turati e C. Treves [...] associazione nazionale Problemi del lavoro e ne diresse la rivista omonima (1927-40). Creata per analizzare criticamente il corporativismo, l'associazione finì per sostenerlo e per perdere la propria autonomia. Nel dopoguerra R. non svolse più alcuna ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] (a testimonianza degli ambiziosi programmi politici e sociali del D'A. fiumano resta la Carta del Carnaro a sfondo corporativista, che, redatta da A. De Ambris, ebbe da D'A. la forma letteraria definitiva). Ritiratosi nella villa Cargnacco, in ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] "fronda" fascista. L'autore, infatti, si preoccupa di contrastare per un verso quanti minacciano di far svanire il corporativismo nelle nebbie dell'ideologia (si veda, in Scienze sociali,filosofia e scienza economica del 1931, la polemica con Ugo ...
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FERUGLIO, Antonio
Mariano Nardello
Nacque a Feletto Umberto (ora Tavagnacco in provincia di Udine) il 10 marzo 1841, primogenito di Giovanni Domenico e di Teresa Tonero. Lo seguirono altri dieci fratelli, [...] volgere del secolo, toni sempre più intensi; si trattava di passare da un'attività paternalistico-assistenziale e vetero-corporativista a una linea democratico-sociale e riformista. L'incompatibilità tra le due anime del movimento cattolico aveva già ...
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Ataturk, Mustafa Kemal
Atatürk, Mustafa Kemal
Generale e statista turco (Salonicco 1881-Istanbul 1938). Fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia; fino al 1934 noto come Ghazi Mustafa [...] una durevole influenza sulla storia dei nazionalismi mediorientali. La filosofia che lo caratterizzava, nazionalista, populista e corporativista, poteva sintetizzarsi nelle cd. «sei frecce», le sue parole d’ordine: nazionalismo, fondato sul concetto ...
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EULA, Ernesto
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Barge (Cuneo) il 6 giugno 1889 da Luigi e da Adele Besso. Seguendo le tradizioni della famiglia - il padre fu consigliere di Cassazione e il nonno paterno, [...] una forma "particolare ed indiretta" di uso pubblico. Allo Stato l'E. attribuiva, in linea con la diffusa cultura corporativista che influenzò giuristi ed economisti negli anni Trenta, la facoltà di tracciare alle aziende pubbliche e private le linee ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] nelle opere e nei giudizi professati per iscritto, specie se si ha riguardo al plauso per il processo del lavoro corporativista; forse, tuttavia, Calamandrei si riferiva a conversazioni private. Certo è, comunque, che l'opera del C. fu largamente ...
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CANALETTI GAUDENTI, Alberto
Antonio Parisella
Nato a Sirolo (Ancona) il io maggio 1887 dal conte Giulio e da Lidia Gaudenti in una famiglia di nobili benestanti, compì gli studi universitari a Roma, [...] Rinaldini, poeta romanzesco del Cinquecento, Modena 1930; Elementi di economia politica, Milano-Genova-Roma 1930 (2ª ediz., 1942); Un corporativista cattolico. Renato de la Tour du Pin, a cura e con prefazione di A. Canaletti Gaudenti, Roma 1933; La ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] avvenne appena all’indomani della fusione (Anschluss) dell’Austria nel Terzo Reich, che aveva posto fine al regime corporativista-cristiano a dominanza cattolica istituito a Vienna nel 1934 con il favore della Chiesa, e accresciuto le preoccupazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] a Ginevra sul tema della libertà sindacale. Ormai siamo già dentro un’altra storia, quella del Barassi civilista-corporativista.
Teoria della ratifica del contratto annullabile, Milano 1898.
Sui limiti di una codificazione del contratto di lavoro ...
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corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...