Genere di piante tradizionalmente classificato nelle Gigliacee (o nella famiglia autonoma delle Dracenacee) e incluso nella sottofamiglia Dracenoidee delle Convallariacee dalla più recente sistematica [...] un’età fino a 5000 anni, ma è certo che non supera i 200). Da questa e da altre specie per incisione della corteccia si ha un liquido rosso, contenente una resina detta sangue di drago. Alcune specie si coltivano nei giardini del Mediterraneo. ...
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Fisiologo statunitense (St. Paul, Minnesota, 1899 - New Haven, Connecticut, 1960). Professore di fisiologia, dal 1930, nella facoltà di medicina della Yale University. Ha portato un contributo fondamentale [...] allo sviluppo della neurofisiologia, e in particolare alle conoscenze sulle funzioni di varie aree della corteccia cerebrale e sul controllo nervoso della motilità. La sua opera Physiology of the nervous system (1938) è diventata classica. ...
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Genere di piante Dicotiledoni della famiglia Lauracee, con 90 specie. N. puchury, dell’America tropicale, fornisce le fave di Pichurim (semi) usate dagli indigeni nelle malattie gastroenteriche. N. rodiaei, [...] dell’America Meridionale, fornisce il ‘legno verde’ usato per costruzioni navali e la corteccia di beberu, che è la scorza dell’albero. ...
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Genere della famiglia delle Borraginacee, tribù delle Anchusee, che trae il suo nome da una specie tintoria, l'Alkanna tinctoria Tausch., la corteccia della cui radice contiene una sostanza colorante rosso-violacea [...] che serve a colorire olî e pomate; in tecnica microscopica, sciolta nell'alcool e nell'acido acetico glaciale (tintura di alcanna), serve come reattivo delle resine, che colora in rosso vivo; era un tempo ...
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movimento
Tommaso Pizzorussso
Apprendimento motorio
L’acquisizione di abilità motorie indotta dall’esercizio viene chiamata apprendimento motorio. Questa forma di apprendimento avviene spesso in modo [...] la memoria dichiarativa, sia per l’esercizio necessario per l’apprendimento sia per i sistemi neurali coinvolti.
Ruolo della corteccia cerebrale
Un caratteristica dei movimenti volontari è che essi migliorano in accuratezza con la pratica e che il ...
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tetraplegia
Paralisi e diminuzione della forza muscolare di tutti e quattro gli arti, per lesioni della sostanza grigia del midollo spinale, a livello cervicale (al di sopra della settima vertebra cervicale, [...] o C7), a livello superiore (tronco encefalico e corteccia), oppure per cause periferiche (nervi e giunzione neuromuscolare, ➔ miopatie). La t. comporta che il paziente sia totalmente dipendente dalle persone che lo assistono e necessiti di ausili ...
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Maffei, Lamberto. - Neurobiologo italiano (n. Grosseto 1936). Professore di neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha incentrato la sua ricerca sullo studio del sistema visivo, a livello [...] sia delle cellule della retina sia dei neuroni del talamo e della corteccia cerebrale, nell’uomo e negli animali da laboratorio. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell’Accademia dei Lincei. Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di ...
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Genere di piante tradizionalmente classificato nelle Amamelidacee, ma incluso nella famiglia Altingiacee in seguito a studi filogenetici condotti negli anni 1990. Vi appartengono 4 specie: L. orientalis, [...] dell’Asia Minore, che contiene una sostanza resinosa nel fusto e fornisce, dal decotto della corteccia, un balsamo (storace liquido); L. styraciflua, dell’America Centrale e Settentrionale; L. formosana e L. acalycina della Cina, che forniscono un ...
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Medico tedesco (1858-1925), noto per i suoi studî sul sonno. Prendono il suo nome la malattia di F., con cui è chiamata anche la narcolessia, e la sindrome di F., il cui quadro clinico è contrassegnato [...] da segni di sofferenza della corteccia cerebrale, della sostanza bianca sottocorticale e dei gangli della base, connesso ad eventi traumatici ripetuti e spesso determinato da deficit intellettivi, disturbi mnesici, parkinsonismo. Si osserva talora ...
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ambiente e cervello
Alessandro Sale
In parallelo all’azione dei geni, l’ambiente in cui l’individuo si sviluppa e dal quale riceve gli stimoli sensoriali nel corso della vita ha un’influenza notevole [...] svolto dal fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF): i livelli di BDNF aumentano a sette giorni di vita nella corteccia visiva di topi nati in un ambiente arricchito. Il BDNF promuove la maturazione del circuito inibitorio GABAergico, che è ...
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corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...