. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] le campagne fiorite; desiderî di lei a riguardo di lui (VII, 11-VIII, 4). - La Sposa vien su dal deserto appoggiandosi sul suo Sposo; amore di Jahvè per la nazione israelitica, i cristiani invece di Cristo per la Chiesa, o per la sua madre Maria, o ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] (III-IV) ed ai Romani (IV): chi ha fede in Cristo è vero figlio di Abramo: "... perciò non vi è più Giudeo parti: un racconto aggadico della conversione di A. al monoteismo (cc. I-VIII) e una sezione apocalittica (cc. IX-XXXII). Tare, il padre di ...
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Città della Francia sud-orientale, capoluogo di circondario nel dipartimento delle Bouches-du-Rhône. Situata un poco a valle del punto ove il Rodano si divide in due bracci, giace sulle rive del Gran Rodano; [...] Ausonio (Clarae urbes, VIII, 2) chiama la città Gallula Roma Arelas.
La città cristiana. - L'esistenza di un vescovo cristiano, Marciano, nel lapidazione di S. Stefano. Il timpano rappresenta Cristo tra i quattro animali dell'Apocalisse, mentre nel ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] ci dà materia d'un catechismo nei suoi opuscoli IV, V, VII, VIII e XIV, i titoli dei quali sono: De decem praeceptis et lege , tradotto pure in francese: nel 1628 il Tesoro della dottrina di Cristo di G. L. Guadagnolo e F. Astolfi; e nel 1663 il ...
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Le due lettere di S. Paolo, dirette alla comunità di Corinto, sono fra le più importanti del suo epistolario e utilissime a farci conoscere la vita di quei primì raggruppamenti di cristiani. Corinto non [...] sublimi discorsi, né mi gloriai di sapere alcunché se non Gesù Cristo crocefisso, affinché la vostra fede riposi non sul sapere umano, ma avevano interrogato l'apostolo (περὶ δέ: VII, 1; VII, 25; VIII, 1; XII, 1; XVI, 1; XVI, 12) in varie porzioni ...
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Piccola città dell'Attica, famosa per quasi mille anni grazie al santuario di Demetra e Core e ai riti sacri fin da età preellenica ad esso collegati. La località di Eleusi, dove oggi, non lungi dalle [...] l'ultimo atto dell'unificazione e dovette cadere alla fine del sec. VIII o ai primordî del VII, poiché l'inno omerico a Demetra, sarà da intendere anche l'altra formula che un altro scrittore cristiano (Hippol., Ref. omn. haer., V, 8) riferisce come ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] A. ricordava all'imperatore il suo dovere di cristiano e lo minacciava d'incorrere in sacrilegio se avesse , Le "titulationes" nelle opere dogmatiche di S. Ambrogio, in Ambrosiana, VIII (1897); J. E. Niederhuber, Die Eschatologie d. hl. Ambrosius, ...
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Uno dei sacramenti della Chiesa, in cui sotto le specie del pane e vino si contengono il corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo.
Il dogma e la sua teologia. - Il nome. - I vocaboli con cui si designò [...] nelle specie del pane e del vino, quanto nel corpo di Cristo. Il pane, richiesto per la validità del sacramento, può essere ); V, 1886, Tolosa; VI, 1888, Parigi; VII, 1890, Anversa; VIII, 1893, Gerusalemme; IX, 1894, Reims; X, 1897, Paray-le-Monial; ...
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Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] cristianesimo è superiore, specie per quanto riguarda la morale; Cristo ha sostituito il suo regno a quello dei varî demoni 7 libri ne sarebbe seguita una seconda con l'aggiunta dell'VIII e quindi di un'appendice per narrare gli avvenimenti del 313; ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] attribuiscono al Geber, vissuto "nella seconda metà del sec. VIII", tutte le scoperte descritte nei famosi libri sopra ricordati. Tractatus de Alchimia, nonostante che egli vi si paragoni al Cristo, Paracelso ci dice in verità poco di nuovo, pur ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche cosa: è stata confermata la p. del direttore...
martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i testimoni qualificati della vita e della...