«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] l’uso che la nostra lingua, così come tante altre, ne fa.
Sin dalle elementari ci hanno insegnato che il congiuntivo infatti stabilmente accertato. A determinare la ristrutturazione non sarebbe dunque stata l’estensione d’uso dell’imperfetto ...
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Nell’ambito della cultura rinascimentale, la musica era un’arte che andava formando la propria identità anche storica. I fattori che determinano la presa di coscienza dell’arte musicale fra la fine del [...] arricchita da oggetti materialmente rari e preziosi, che ne denotano lo splendore e lo sfarzo, ma si in Castiglione: the Ideal anc the Real in Renaissance Culture, a cura di R. W. Hanning e D. Rosand, Yale University Press, New Haven - London, 1983, ...
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Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] immagine; così negli ultimi scritti raccolti ne Il gaucho insopportabile è Bolaño stesso a parlare di cosa sono state nella sua delle modalità di questa ricerca, uno dei più importanti mezzi d’indagine che ha lo scrittore nel momento in cui decide di ...
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Cormac McCarthy non indulge certo in ingenui concessioni alle presunte virtù di vinti o vincitori. Né la retorica manierista e pseudo-rousseauiana del “buon selvaggio” messicano, né il tono celebrativo [...] è quindi qualcosa di più – e di conseguenza qualcosa d’altro – rispetto a essi.
Citazioni e riscritture di ogni genere connotano , lui era qualcosa di totalmente diverso dalla loro somma, né c’era modo di dividerlo così da ridurlo ai suoi elementi ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] VIII secolo: è URSUS MAGESTER, che associa il proprio nome a quello che ne potrebbe essere un “autoritratto”. Di nuovo, la firma si può BONANNUS CIVIS PISANUS ME FECIT.
Le attestazioni di nomi d’artefici s’intensificano nel corso del XIII e del XIV ...
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Mentre curiosavo in libreria, nella sezione classici, mi sono imbattuta nel Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani, un libretto di Leopardi, personaggio molto noto, nell’immaginario [...] puntuale analisi condotta sull’Italia in relazione a Francia, Germania e Spagna:
E d’altra parte non farà meraviglia che i il settentrione viceversa è propriamente fatto per tenere il disopra ne’ tempi della natura de’ moderni.
Si dice chiaramente, ...
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Ero assorto nei miei pensieri. Rimuginavo fra me e me alcune parole che erano uscite per caso dalla bocca del mio nipotino più piccolo, un promettentissimo Esagono di lucentezza inconsueta e di perfetta [...] rimane sempre su un piano matematico. Quella che ne emerge è una visione puramente funzionale, che procede per La loro tendenza è radicale. D'ora in poi lo spazio in sé e il tempo in sé svaniranno completamente fino a diventare mere ombre e solo una ...
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Uno squarcio si apre improvvisamente tra le mura domestiche e lascia intravedere una società cambiata nel profondo, una luce vivissima oltrepassa le pareti e illumina la scena, appaiono distintamente delle [...] normative giuridiche in vigore. Nel 2011, infatti, il Consiglio d’Europa ha emanato la Convenzione di Istanbul che all’articolo 12 riescono nemmeno a darle un nome. Capisci? La realtà forse è sempre stata complessa, ma prima non ne avevamo coscienza ...
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Il 13 luglio 1930 è una data che rimarrà per sempre impressa nella storia del calcio e dello sport in generale. Una nuova manifestazione sportiva, ad oggi una delle più grandi, più seguite e più popolari [...] le principali rappresentative calcistiche del Vecchio Continente. Né l’Inghilterra, chiusa nell'aristocratico rifiuto di momento del fischio d’inizio. Novantamila persone pronte a portare in trionfo o ad aggredire i propri giocatori a seconda del ...
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«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] a cento miglia all’ora, a un massimo in cui non potete pensare ad altro che al pericolo, allora ve ne state a giocare a carte di un’organizzazione sociale su cui mai aveva ragionato: d’altronde, perché interrogarsi sulla normalità? Segue la legge e ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, Maryland, USA)
Il riconoscimento specifico...
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...