Architetto, scultore e scrittore d'arte (Perugia 1530 - ivi 1576), figlio di Giulio. Nel 1557 già era a Firenze alla corte ducale, e dava anche un progetto per la fabbrica dell'Escuriale che fu inviato [...] in marmo, è sensibile in tutte le sue opere anteriori al 1568 e ne è indice anche la pubblicazione di Il primo libro del trattato delle perfette proporzioni (1567). A questo periodo appartengono: l'Onore che vince l'Inganno (1560; Firenze, Bargello ...
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Pittore (Firenze 1535 - ivi 1607). Scolaro e aiuto di Angiolo Bronzino (da cui derivò il soprannome), ne imitò lo stile; ma dal maestro si distinse per un'immaginazione più vivace e una tendenza chiaramente [...] decorativa. Subì pure largamente l'influsso di Michelangelo, che studiò a lungo a Roma (1554-59), come si vede nella sua prima opera datata, eseguita al ritorno a Firenze (pala d'altare e affreschi della capp. Montanti nella Ss. Annunziata, 1560). ...
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Il campo di attività proprio dell'a. sta subendo, in questi ultimi anni, una chiarificazione sempre maggiore in conseguenza, anche, del notevole sviluppo che ha avuto la produzione industriale, di serie, [...] degli spazi interni dell'architettura e, l'altro, a quella degli oggetti d'uso in essa contenuti. Settori che non vanno più attrezzate), visibile da qualsiasi punto dell'ambiente, ne costituiscono la necessaria integrazione formale.
Dall'altro ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] sul percorso tra Roma e Chiusi, e se ne è suggerita un'ispirazione architettonica dalla Torre dei , L. Paroli, in AL, 10 (1990), pp. 177-81; Id., in Boll. d'Archeol., 1-2 (1990), pp. 214-16; A. Zevi Gallina, in AL, 11 (1993), pp. 149-53; S. Aurea: S. ...
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VITERBO (A. T., 24-25-26 bis)
Maria MODIGLIANI
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Pietro TOESCA
Giorgio CANDELORO
Tammaro DE MARINIS
Città del Lazio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. È situata [...] nel quale la policromia vivissima della loggia (ne restano tracce in molte parti) accresceva l a guisa di ventaglio una serie di valli percorse da piccoli corsi d'acqua, che si dirigono a est verso la valle del Tevere e a ovest verso il mare. Mentre a ...
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Metallurgia. - La metallurgia dell'argento modernamente riguarda pochi metodi per la produzione su vasta scala. I processi principali sono quelli per via secca, basati sull'ottenimento di leghe col piombo, [...] , pepiere, forme di pasticceria e cucchiai di vario uso. Né mancava il ferculum, la mensa portatile sulla quale dovevano i Roma 1933, voll. 2; A. Levi, La patera d'argento di Parabiago, in Opere d'arte dell'Ist. di arch. e st. d. arte, Roma 1934; C. ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] le due tecniche, come invece avvenne per altri movimenti d'avanguardia.
A meno che non si voglia equiparare il C. all oggetti che ci aiutano a vivere sono soltanto scorti da noi nella vita quotidiana, mentre solo il 20% sono visti. Ne deduco che il ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] porte, mentre le c.d. rawḍa o pantheon reali e alcuni qubba si trovano all'interno degli agglomerati urbani. Se ne trovano esempi a Córdova, a Toledo, a Mertola (nell'od. Portogallo), a Siviglia, a Malaga, ad Almería e a Granada.La regione iranica ...
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DADDI, Bernardo
E. Neri Lusanna
(o di Daddo)
Pittore attivo prevalentemente a Firenze, del quale si hanno notizie dal 1312 al 1348; documentato con il patronimico D. dagli anni venti fino alla metà [...] es. il Maestro del Codice di S. Giorgio -, che, non integrati perfettamente nell'ortodossia giottesca, sono stati a lungo fraintesi. Nel caso di D. ne è stato sopravvalutato il ruolo di mediatore tra pittura fiorentina e arte senese - aspetto dei più ...
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Altichiero (o Aldighieri o Aldigheri)
F. Flores d'Arcais
Pittore veronese. Documentato nel 1369 a Verona nel Capitolo di S. Anastasia, riceveva nel 1379 il saldo per i lavori eseguiti nella cappella [...] nella monografia di Schubring (1898), che ne ricostruiva la personalità, restituendogli il ruolo a cura di A. Segarizzi, in RIS2, XXIV, 15, 1902, pp. 44, 45, 49.
M. A. Michiel, Notizia d'opere di disegno pubblicata e illustrata da D. Jacopo Morelli, a ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...