GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] e Lorenzo Leonbruno - e con il gusto sofisticato ed esclusivo di Isabella d'Este, né poteva ricorrere all'affiatata équipe di aiuti con i quali era abituato a lavorare. Le grandi ambizioni del giovane marchese, il ruolo attribuito per tradizione ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] le citazioni bibliche di natatoria (Is. 22,9; 22,11; 2 Re 20,20; Ne. 3,15-16; inoltre Gv. 5,2; 9,7, in relazione alla guarigione del the Society of Antiquaries 95, 1965, pp. 65-114; D. A. Bullough, Urban Change in Early Medieval Italy: the Example of ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] a Costantinopoli né nell'area orientale, potrebbe aver avuto notevole influenza sulle c. che si riscontrano più tardi in area occidentale poiché contiene, già da sola, molte delle soluzioni che in seguito si trovano applicate in esse. D'altronde, se ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] in un preciso disegno che reca la firma di Boemondo d'A., fare cioè di Canosa un polo alternativo alla pur vicina sono solo i principali monasteri del Val Démone, territorio che ne contempla almeno trenta, da aggiungere alla lista delle altre numerose ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] ed il Vasari (1550, p. 234 e 1568, p. 175) aggiunge che di questa tomba, a noi ignota, "di marmo con molti ornamenti d'invetriati", "graridissima parte ne lavorò in Fiorenza ... aiutato da Agostino suo fratello".
È ipotizzabile che si trattasse di un ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] studies presented to E.T. Leeds, a cura di D.B. Harden, London 1956; Neue Ausgrabungen in Deutschland, a cura di W. Kramer, Berlin 1958; che la loro differenza fondamentale non è né di oggetto, né di scopo, né di metodo; ma che avendo lo stesso ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] 1982, pp. 169-173), non ne invalidano tuttavia la valenza propriamente bobbiese, a cui riconducono talune forme di iniziali (Milano .24; F.II.16; Milano, Bibl. Ambrosiana, L.14 sup.; D.547 inf.). Verso la fine del secolo e poi in quello successivo, l ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] diffuso nelle città e nel loro hinterland più immediato. Ne è un esempio Xantium albinum, una specie attualmente diffusa Ecological Symposium, Berlin 8-12 September 1980, a c. di Bornkemm R., Lee J.A., Seaward M.R.D. Oxford-Boston, Blackwell, pp. 13- ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] canonico della cattedrale di Lincoln, Philippus Apostolorum, che ne fece dono alla comunità degli Agostiniani di Worksop nel del Manāfi' al-ḥayawān di al-Jāhiz conservato a Milano (Bibl. Ambrosiana, Ar.A.F.D.140 inf.) proviene dalla Siria o dall' ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] per le loro dimensioni, dato che in molti casi se ne ignora l'effettiva funzione: queste c. si distinguono soprattutto per . 218), ha pianta quadrata con quattro pilastri liberi (del tipo c.d. a quincunx) e con absidi su ogni lato. Le c. di palazzo ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...