ARAGONA
M. C. Lacarra Ducay
(spagnolo Aragón)
Regione della Spagna nordorientale che comprende le attuali prov. di Huesca, Saragozza e Teruel. Il nome deriva dal fiume Aragón, che nasce a Escalar (Huesca [...] sono tardogotiche e risalgono al regno di Pietro IV d'A. (1336-1385), ma le vicende costruttive proseguono fino secc. 15° e 16°, di ampliamenti e restauri che ne hanno fatto un edificio ibrido dalla complessa definizione stilistica.La cattedrale ...
Leggi Tutto
Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] , così da evitare l'uso improprio che spesso ne viene fatto. Nel campo della rappresentazione del corpo 1-104;
m. bussagli, Anatomia artistica, Firenze, Giunti, 1996;
id., A misura d'uomo. Leonardo e l'Uomo vitruviano, "Art e Dossier", 1999, 146, ...
Leggi Tutto
ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] semantica del simbolo, senza che la forma dell'a. ne risulti modificata.Un manoscritto ebraico del 1280 ca., eseguito and the History of its Pictures, "Actes du Xe Congrès International d'Etudes byzantines, Istanbul 1955", Istanbul 1957, pp. 183-186; ...
Leggi Tutto
CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] secolo dell'ignoranza e per buona fortuna di Roma se ne andiede in Portogallo, di dove non sè nè saputo più nova" (Schiavo, pp. 27 s.). del rococò locale, F. Sanfelice e D. A. Vaccaro, peraltro destinati a influenzare largamente, con la propria opera, ...
Leggi Tutto
AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] attività e della biografia di A. è assai recente. Per il Vasari, ad esempio, che ne dà poche notizie inesatte, Firenze, Berlino 1909, pp. LXXVI ss.; Id., Una Madonna di A. di D. a Pontremoli, in Riv. d'arte, VI (1909), p. 52; L. Venturi, Studi sul ...
Leggi Tutto
DE FABRIS, Emilio
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 28 ott. 1807. Il padre, Domenico, veneto di origine, dopo aver viaggiato e soggiornato in più luoghi, si era stabilito a Firenze avviando un suo modesto [...] uomo di lettere non fu, pare, felice; senz'altro breve: l'anno successivo il giovane se ne tornava a Firenze per riprendere con maggior impegno i suoi studi d'arte. seguendo ancora il Bezzuoli nel disegno e Gaetano Baccani nell'architettura presso l ...
Leggi Tutto
GENOVESE, Gaetano
Mauro Venditti
Figlio di Nicola e Maria Giuseppa Gaiano, nacque nel 1795 a Eboli, presso Salerno. Di famiglia agiata, fu avviato agli studi d'architettura e fu allievo di Paolo Santacroce [...] di Monteverginella, adottò nuovi ornati in luogo di quelli di D.A. Vaccaro modificando totalmente il carattere dell'interno. Anche per la importanti, sebbene, come notò Sasso, non progettò mai, né costruì, un edificio per intero. La sua figura appare ...
Leggi Tutto
Alabastro
F. W. Cheetham
P. F. Pistilli
INQUADRAMENTO GENERALE
di F.W. Cheetham
L'a. è la forma compatta, criptocristallina, del gesso, un solfato idrato di calcio (CaSO4 2H2O), depositato per precipitazione [...] da cui provengono le opere superstiti (tutte anonime) né in base allo stile, né in base al modo in cui sono realizzate; analoghe mette in evidenza che la maggior parte delle pale d'altare inglesi in a. risale al periodo fra la seconda metà del 15° ...
Leggi Tutto
DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] programma di risanamento dei quartieri poveri per misure d'igiene.
Pur persuaso della necessità di intervenire sul ghetto a ridosso di piazza delle Erbe, il D. lottò con tutte le forze perché ne fosse sálvato il prolungamento verso meridione, quello ...
Leggi Tutto
DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] la portata ideologico-espressiva dell'impressionismo, ripetendo stancamente un certo gusto per i giochi d'acqua opalescenti; esempio ne è L'antica pescaia a Bougival (coll. Angelini, Livorno; cfr. Bucarelli-Carandente, 1956, cat. n. 17): datata ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...