Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] assorbe allo stesso modo radiazioni di diversa lunghezza d’onda (diffusore n.; filtro n.; vetro oscillano con una tendenza di fondo a muoversi sempre più verso il mare; ai pronomi; tra le lingue neolatine ne è restata qualche traccia nella flessione ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] processo per svolgere l’attività affidatagli e ne esce dopo averla portata a termine. In quanto privato incaricato di una merci delle quali non faccia la consegna, né concedere dilazioni o sconti se non d’uso, salvo espressa autorizzazione. Non può ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] c. algebrico (o l’aggiunto) del minore di partenza. Un minore d’ordine 1 è un elemento, aik della matrice: il c. algebrico .
Linguistica
Elemento che serve a completare la frase, oltre il soggetto e il predicato, che ne formano la parte essenziale, ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] a Fulda e di Alcuino a Tours, sacerdote a Fulda (814), ne diresse la scuola e ne divenne poi abate (822-42). Fedele a Ludovico il Pio e a come tale, fece condannare le dottrine di Gotescalco d'Orbais sulla predestinazione nel Concilio di Magonza (848 ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] prodotto di due polinomi, o se ne voglia mettere in evidenza il segno, ci si serve di p. di vari tipi (tonde, quadre, graffe, di solito in questo ordine); per es.,
ab{a−[ax−c(a+b)]+(3a−2b)[ax−b(c+d)]}.
Le p. si eliminano effettuando le operazioni ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] lingua toscana nello studio fiorentino», ne indagò le etimologie. Raccolse una Cimento. Sotto Cosimo III, dovette invece occuparsi d'inezie di corte e di progetti di le prime in materia biologica, rimangono a modello di lavoro sperimentale, per la ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] di un sistema di norme giuridiche, una trama razionale che ne costituisce l'essenza e che sorregge le altre componenti non sostanziali.
Vita e pensiero
D'ingegno precocissimo, si laureò in legge a quindici anni, quindi esercitò l'avvocatura, ma non ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] che contengono k, ma sono letali per le cellule che ne sono prive.
K indica un gene dominante di Paramecium aurelia; alcune sostanze chimiche, naturali o sintetiche, a struttura chinonica, dotate d’una particolare azione antiemorragica; di tali ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] su Vicenza, viaggiò per le corti d'Italia, ovunque ammirato. Fu caro specialmente a Leone X, che lo inviò come ambasciatore parzialmente, nella stampa della Sofonisba; T. ne difese i criteri in una Epistola a Clemente VII dello stesso 1524 e poi in ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità Vita
Studiò diritto a Bologna; lettore di diritto civile a Siena (1516-18), passò quindi alla corte pontificia, fu al servizio d'Ippolito de' ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...