Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] fu incorporato nel Regno d’Italia e l’abbazia a N-E; al 9° sec. è attribuibile la cripta semianulare, e le due torri di facciata, una delle quali è stata trasformata in campanile. L’abbazia subì ampi rimaneggiamenti (11° sec., 14°-16° sec.) che ne ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] svalutazione del divenire come segno e manifestazione d’imperfezione, tendeva a concepire l’a. come ciò che è sottratto alle vicende a. la costruzione che è formalmente isolata nel periodo, non ricollegandosi al resto né per mezzo di congiunzioni né ...
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(gr. ᾿Αττική) Penisola della Grecia orientale, tra i golfi Saronico (a SO) e Petaliòn (a E). Costituisce un nomo, con capoluogo Atene, la cui conurbazione è però amministrativamente autonoma.
Nell’antichità, [...] era divisa in tre regioni: Diàcria, a N e NE, aspra e montuosa; Pediàs, centrale, attorno ad Atene, piana e più letteraria per opera di storici e oratori, nel 1° e 2° sec. d.C., grazie ai lessici di Cecilio di Calatte, di Frinico, di Polluce di ...
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Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran [...] parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua. B. ha collaborato ...
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Serra, Maurizio Enrico. – Diplomatico, storico e scrittore italiano (n. Londra 1955). Laureato in Storia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1977, ha intrapreso l’anno successivo la carriera diplomatica [...] di Italo Svevo, 2017; D’Annunzio le Magnifique, 2018, trad. it. L’Imaginifico. Vita di Gabriele D’Annunzio, 2019, Prix Chateaubriand nel seggio appartenuto a S. Veil. Tra le sue opere più recenti si segnalano Amori diplomatici (2021), che ne segna l’ ...
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Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente in modo da formare con essa un’unità fonetica e spesso anche grafica (per es., parlami, salvalo ecc.). La parola atona, [...] le particelle pronominali atone mi, ti, si, ci, vi, lo, la, ne ecc., e gli avverbi ci, vi, che si uniscono all’esclamazione ecco e parole a cui si appoggiano; di conseguenza, se le enclitiche sono più d’una, esso può venirsi a trovare eccezionalmente ...
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Filologo e letterato (Ambert, Alvernia, 1859 - Parigi 1936). Studioso di Petrarca (Pétrarque et l'humanisme, 1a ed. 1894; 2a ed., 2 voll., 1907), ne ricostruì la biblioteca e scoprì numerosi codici annotati [...] du château de Versailles, 1899-1900; Louis XV et madame de Pompadour, 1904) e sull'arte (Fragonard, 1907; Boucher, 1907; L'art à Versailles, 1931). Fu anche autore di ricordi su Roma e l'Italia e poeta di tendenze parnassiane (Poèmes de France et ...
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Comune della prov. di Sassari (di 224,4 km2 con 40.563 ab. nel 2007), situato a 7 m s.l.m. su un breve promontorio che domina un’ampia rada. I dintorni producono olio e vini (torbato, malvasia, almadras); [...] ai collegamenti aerei (aeroporto di Fertilia).
D’incerta origine, è ricordata ai primi la mantennero fino al 1353, quando se ne impadronirono gli Aragonesi. L’anno successivo gli costretti a esulare e vennero sostituiti da popolazioni catalane. A. ...
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Linguista italiano (Albona d'Istria 1873 - Torino 1946); laureato a Vienna con W. Meyer-Lübke, insegnò, dal 1907, all'univ. di Torino. Già nella sua prima opera, Das Dalmatische (2 voll., 1906), in cui [...] dialetto neolatino di Dalmazia, appare chiara la ricerca di nuovi metodi atti a stabilire la cronologia dei fatti linguistici. L'Introduzione alla neolinguistica (1925) ne fissa le norme, ricavandole dai diversi tipi di aree linguistiche; i numerosi ...
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Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] l'arricchimento della biblioteca e delle collezioni di oggetti antichi e d'arte; ma raccolse anche per sé libri, manoscritti greci, latini e volgari, pietre incise, medaglie, quadri, ecc., che lasciò parte alla Biblioteca Vaticana (tra cui il ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...