Grammatico greco vissuto in Roma nel 1º sec. d. C., sotto l'imperatore Claudio; scrisse in greco di grammatica e sintassi latina in relazione al greco. Se ne hanno citazioni nei grammatici latini. Sembra [...] appartenere a lui lo scritto contro il De republica di Cicerone confutato da Svetonio, che è attribuito a Didimo detto Calcentero. ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] del Mar Morto, sia nelle biblioteche. Cfr. D. R. Ap-Thomas, A Primer in Old Testament text criticism, Oxford 19642; è stata sempre considerata dubbia dai critici, parte dei quali ne ha proposto l'espunzione. In attesa dell'edizione critica, cfr ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] della puntuazione venetica e, d'altro canto, per l' a dire i gruppi tautosillabici; essi sono costituiti da consonante seguita da continua (n, r, l, s, s′) e le tavolette alfabetiche atestine - documento quasi unico del genere nell'antichità - ne ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] in trofei e in personaggi (evidenti i rapporti col dadaismo e anche con la metafisica, grazie a un sentimento, che ne scaturisce, di enigma, d'ironia e di silenzio) e quelli - al contrario - di F. Melotti (1901) così leggeri, quasi imponderabili ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] Pendlebury, è stata finora generalmente accettata, benché se ne riconosca l'insufficienza rispetto agli altri centri cretesi, generali: A. Evans, The Palace of Minos, I-IV, Londra 1921-1935; Th. Bossert, Altkreta, 3ª ed., Berlino 1937. Creta: J. D. S ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] borgo franco-provenzale, indusse L. Gauchat a concludere che "rigoureusement il n'y a pas d'unité dans le parler de Charmey, parce que les générations ne sont pas d'accord" (L'unité phonétique dans le patois d'une commune, in Festgabe für Heinrich ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] 'alfabeto è di origine greca, ma parte rimane d'incerta lettura e origine. Il carattere della lingua e dell'accadico (v. V, p. 742), né di accennare alle altre lingue semitiche che più tardi (1° millennio a. C.) vennero usate in Anatolia (fenicio; v. ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] dei piroscafi: 544.719 tonn. lorde in confronto a 572.793. La marina ha sofferto per la Hvalen, Laxan) da 290 tonn. e 27,5 nodi ne sono seguite altre 3 (Glenten, Høgen, Ørnen) costruite Fochhammer si tratta propriamente d'una forte compressione delle ...
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HITTITI (XVIII, p. 510)
Walter BELARDI
Hittito geroglifico. - Con questa espressione (anche ittito o eteo geroglifico) si intende designare la lingua usata nelle iscrizioni che sono redatte in scrittura [...] d'aspetto geroglifico, e che figurano sui reperti archeologici - spesso monumentali - trovati in una vasta zona dell'Asia minore, da Karabel (presso Izmir) sull'Egeo verso est, e soprattutto dal centro dell'Anatolia (all'interno e a ma ne è ...
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WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] , una disciplina storica nuova, la storia dei testi, e ne diede esempî insigni, trattando i lirici e i bucolici.
Nella a ogni forma d'arte; ma, superando il romanticismo, non credette neppure a creazione collettiva inconscia. La sua ricerca mira a ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...