Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] (giorno della vittoria in Europa o, rispettivamente, in Giappone), D-day (l'iniziale, come nel primo esempio lo zero, A questi, che si potrebbero chiamare "interamericanismi", ne fanno riscontro altri, cioè le numerose parole che dallo spagnolo d ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] filologico di G. Pasquali si è unito in lui a una formazione culturale d'impronta idealistica: ambedue le tendenze sono presenti e in tralasciate né la dimensione filologica (edizione di Babrio) né quella letteraria (profilo di Fedro, 1968), né ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] Conseguenza di questa teoria è che le asserzioni vere d'identità tra nomi propri risultano necessariamente vere, tali cioè dell'utilizzazione in senso antirelativistico che ne è stata fatta in filosofia della scienza. A K. si deve inoltre un'originale ...
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MIGLIORINI, Bruno (App. II, ii, p. 312)
Ignazio Baldelli
Linguista, morto a Firenze il 18 giugno 1975. Professore di storia della lingua italiana nell'università di Firenze sino al 1967; socio nazionale [...] lingua italiana (1960) ne corona l'attività: l'opera, di assoluta originalità, anche a petto di tentativi precedenti, ottocentesco o la xenofobia del ventennio fra le due guerre; d'altra parte, non c'è nessuna ragione di accettare incontrollatamente ...
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Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] in Tommaso d'Aquino, pubblicata nel 1956 (ed. riveduta, 1970). Con Opera aperta (1962), E. già allude a quei concetti di e dell'accettazione ottimistica (''integrati'' alla McLuhan). Ne La struttura assente. Introduzione alla ricerca semiologica ( ...
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Denominazione convenzionale di un gruppo di genti e di dinastie semitiche, che intorno al 2000 a. C. si affermano in Mesopotamia, Siria e Palestina. La convenzionalità della denominazione (sumerico mar. [...] e Palestina; intorno al 1800 a. C. gli archivî scoperti a Mari (v.) ne illustrano ampiamente le vicende; infine pp. 161-78; XL (1931), pp. 161-84; S. Moscati, I predecessori d'Israele, Roma 1956, pp. 75-126; J.R. Kupper, Les nomades en Mésopotamie au ...
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Linguista e filosofo del linguaggio, nato a Torre Annunziata, Napoli, il 31 marzo 1932. Allievo di A. Pagliaro, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Dal 1974 è ordinario [...] fondatori della Società di linguistica italiana, ne è stato presidente dal 1969 al 1973 altro con un ampio commento storico-interpretativo a F. de Saussure, Cours de Ha inoltre indagato la storia linguistica d'Italia dopo l'unità, utilizzando ...
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Sistema linguistico fondato sull'inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della grammatica: il nome infatti significa "inglese fondamentale". Proposto nel 1927 da C.K. Ogden, mira a diventare [...] dell'inglese agli stranieri. I diritti d'autore del Basic sono stati acquistati dal governo britannico; W. Churchill in un discorso tenuto negli Stati Uniti (Università Harvard, 6 settembre 1943) ne ha preconizzato la diffusione.
Il lessico ...
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Filologo romanzo, nato a Cremona il 3 giugno 1920. Ha insegnato nella università di Torino (dal 1962), e (dal 1974) in quella di Firenze. Socio dell'Accademia della Crusca (dal 1972), ne ha diretto dal [...] luoghi di delizia pieni (1977). Tale attività ha messo capo a importanti riflessioni di teoria e di metodo raccolte nei Principi di ) alle tecniche dell'edizione critica.
Sulla linea d'indagine di tradizioni monotestimoniali, di assoluto spicco è ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] di classificazione, i significati dei semi d'una lingua ne formano sempre più d'uno. Dei due tipi di struttura il ricevente, che l'atto semico si svolge in modo molto diverso a seconda che venga in esso adoperata una lingua o un codice non linguistico ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...