guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] numero ancora maggiore di ordini di remi. Il faraone d’Egitto Tolomeo V (209-181 a.C.) disponeva di una nave lunga 150 m, larga guerra punica vide i Romani opposti ad Annibale. Tutto il Mediterraneo ne fu coinvolto, dal 219 al 201, tanto che si parla ...
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Armi nucleari: tipi e tecnologia
Carlo Jean
Un’arma nucleare è costituita da una testata, da un vettore e da un sistema di comando e controllo. La prima deriva la sua forza esplosiva da una reazione [...] 1969; nel 1973 disponeva di ca. 20 testate, oggi si ritiene ne possegga 200; 2) l’India, che effettuò la prima esplosione nucleare di nuovi tipi di testate ha indotto a elaborare dottrine nucleari d’impiego effettivo, e non solo potenziale o ...
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Missili
Nicola Nosengo
Da fuochi artificiali ad armi micidiali
I missili, o razzi, sono oggetti che volano sfruttando la combustione di una sostanza propellente, solida o liquida, e vengono lanciati [...] , un esperto di artiglieria, ne raccolse campioni per studiarli e sviluppare a sua volta armi simili.
I per poter raggiungere altezze maggiori. Aveva capito infatti che il raggio d’azione e la velocità dei missili dipendono dalla velocità con cui ...
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carabinieri
Stefano De Luca
L'Arma italiana per eccellenza
Dai gendarmi di Pinocchio agli eroi televisivi (marescialli, capitani o esperti in camice bianco), i carabinieri occupano da sempre un posto [...] dotati di cavallo, i carabinieri erano un corpo d'élite: basti pensare che per farne parte bisognava e pubblica sicurezza, e ciò ne ha fatto ben presto il corpo speciale. Per entrarvi, oltre a far parte del reggimento carabinieri paracadutisti ...
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bomba atomica
Ordigno bellico (più propr. b. nucleare) che sfrutta gli effetti di una reazione esplosiva di fissione nucleare. Nel 1939 A. Einstein presentò la potenzialità bellica dell’energia nucleare [...] presidente americano F.D. Roosevelt e gli Stati Uniti dettero il via al cosiddetto Manhattan project (a cui partecipò anche unica volta che la b.a. è stata impiegata in guerra risale al 1945, allorché gli USA ne lanciarono due sulle città giapponesi ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] 6 tarì, in alcuni casi si arrivava ad un quarto d'oncia (10 tarì); a queste somme si aggiungeva il vitto. Gli stessi saraceni una presunta incapacità nella gestione della guerra d'assedio, né tanto meno in scarse attitudini tattico-strategiche dell ...
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Il complesso delle persone, dei mezzi e delle strutture organizzative di cui ogni Stato dispone per il perseguimento dei compiti militari. In Italia le Forze armate dipendono dal ministero della Difesa [...] spirito democratico della Repubblica (art. 52, co. 2); ne affida il comando al presidente della Repubblica (art. 87 è stata definita dal d. legisl. 215/2001 che ha sospeso le chiamate per lo svolgimento del servizio di leva a decorrere dal 1° gennaio ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] anche un organismo centrale sovraordinato ai tre servizi, che ne coordina l’attività e mantiene i contatti con i servizi nel 1445 infine istituì le compagnie d’ordinanza, primo nucleo d’esercito statale regolare a base di professionisti pagati dallo ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] in forme molto diverse dalle previste. Per liberarsi della scorta dei cacciatori, che ne mortificavano decisamente il rendimento (a causa del diverso raggio d’azione), l’aviazione da bombardamento passò dall’impiego diurno al notturno, adeguandosi ...
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L’insieme delle attività umane legate al mare, e più precisamente il complesso delle navi, degli impianti a terra, dei porti, degli equipaggi mediante i quali si esplica l’attività dell’uomo sul mare; [...] in parte seguivano quelle micenee o s’intrecciavano con esse. I Greci dopo il 1000 a.C. svilupparono l’eredità marittima dei Micenei e dei Fenici, però in un campo d’azione forse meno vasto – salvo con Alessandro Magno, che percorse anche l’Oceano ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...