FUSCO, Alfonso Maria
Donatella Gironi
Nacque ad Angri, presso Pompei, il 23 marzo 1839, primogenito di Aniello e Giuseppina Schiavone.
Di famiglia agiata ma popolana, di radicata tradizione cattolica, [...] del F. è stata introdotta il 22 giugno 1951. Paolo VI ne ha riconosciute le virtù eroiche il 12 febbr. 1976. Di mano servo di Dio can. A.M. F., Roma 1953; I. Giordani, Don F. e la sua opera, Roma 1953; A. Ricciardi, Il canonico d. A.M. F., Roma 1953 ...
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AGAZZARI, Filippo (dell'Agazzaia, della Gazzaia, F. da Siena)
Agostino M. Giacomini
Nacque a Siena attorno al 1339 da Leonardo di Cola: non sappiamo il nome della madre, mentre risulta con certezza che [...] un codice autografo della Libreria Comunale di Siena, editi per la prima volta da D.F.C. Carpellini, nel 1864, a Siena. Altra edizione ne fu curata nel 1922 a Siena da Piero Misciattelli: Gli "Assempri di fra Filippo degli Agazzari". Nei Prosa tori ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] enti.
Il sistema di unione può essere a sua volta di subordinazione o di coordinazione. un’autonomia della vita spirituale. Ne derivò un contrasto con la richiede la licenza dell’Ordinario del luogo. È d’obbligo che gli oratori e le cappelle private ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] di tutte le r., le quali tuttavia ne presenterebbero deformazioni dovute a interessi delle classi sacerdotali e alla debolezza umana studi storico-religiosi per un intero secolo: D. Hume è il primo a sostenere che il politeismo, appunto in quanto ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] al terzo giorno; né Mosè né Maometto né Buddha né Zaratustra né Mani, infatti, ebbero mai culto divino.
A questo elemento differenziante del una nuova e più grave frattura: con lo scisma d’Oriente (1054) Greci e Latini si separarono definitivamente e ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...]
Gli Ebrei non sono una nazione, né soltanto gli adepti di una fede religiosa, né tanto meno una razza (come hanno ha vissuto per circa duemila anni - dal 70 d.C., anno della distruzione del tempio a Gerusalemme da parte dell'Impero romano, fino al ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] avviato alla vita ecclesiastica dallo zio, abate in Roma. Caro a Giovanni Graziano, ne fu cappellano quando questi divenne pontefice (G. VI), e portato all'azione, più che alla teoria e ai dibattiti d'idee, G. rimase fedele durante tutta la vita all' ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] farla riconoscere «città aperta», se non riuscì a evitare i bombardamenti, valse però a impedire che la città divenisse campo di battaglia fra veda la corrispondenza con F. D. Roosevelt, pubbl. già nel 1947), e ne aveva combattuto l'ideologia (fin ...
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Sinibaldo Fieschi dei conti di Lavagna (Genova 1195 circa - Napoli 1254). Cardinale dal 1227, fu eletto pontefice nel 1243 e si scontrò subito sul tema del primato con l'imperatore Federico II e poi con [...] Raspe (1246), poi (1247) Guglielmo d'Olanda, lasciò Lione e nel 1253 rientrò definitivamente a Roma. Risorta la minaccia sveva con particolare la sua geniale teoria della persona giuridica. Né va trascurata la sua opera di legislatore (Decretales ...
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Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] Nel 1911 fu nominato viceprefetto della Biblioteca Vaticana e ne divenne prefetto nel 1914. Pubblicò numerosi saggi di la sede fu creato cardinale (13 giugno 1921). L'omelia d'ingresso a Milano (8 sett. 1921), nella quale accennò ai vantaggi ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...