Curci, Carlo Maria
Gesuita (Napoli 1810 - Careggi, Firenze, 1891). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1826, ordinato sacerdote nel 1836, fu professore di ebraico e di Sacra Scrittura e nel 1850, a [...] polemista, prima fu amico di Gioberti, poi ne contestò duramente le idee antigesuitiche. Inizialmente strenuo difensore createsi con l’Unità d’Italia e sostenne con forza tesi conciliatoriste fino ad approdare a un cattolicesimo liberale, favorevole ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] ai propri impegni prendendo a motivo "il responso di un uccello!". Cicerone ne dava una spiegazione deterministica: "Gli Arabi, i Frigi, i Cilici, poiché sono soprattutto dediti alla pastorizia, percorrendo le pianure d'inverno e le montagne ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] critica della cultura medievale e della visione religiosa che ne era a fondamento, al punto che non pochi umanisti del II, Leiden-New York 1995, p. 641. 8 Ibid., p. 647. 9 D. Sella, Italy in the Seventeenth Century, London-New York 1997, p. 160. 10 ...
Leggi Tutto
URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] ufficio di protonotario partecipante in favore di Maffeo, che ne prese possesso il 24 ottobre; il normale prezzo di vendita di questo prestigioso ufficio si aggirava allora attorno a 7.000 scudi d'oro. Alla fine del novembre 1595, Barberini non poté ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] e Fozio furono bersaglio di aspri rimproveri in merito a questo tema. Ne è un caso esemplare la disputa fra il to the Middle Ages. Urban Public Building in Northern and Central Italy A.D. 300-850, Oxford 1984, ad indicem; V. Gjuzelev, Das Papsttum ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] punto di partenza o principio di essa, ma ne è piuttosto oggetto d'indagine, la cui esistenza è 'provata' in Boezio parte per affermare che, se l'argomento è ciò che è addotto a provare qualcosa, e se può essere provato soltanto ciò che è dubbio, là ...
Leggi Tutto
Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] sedis apostolice dignitatem".
In quel medesimo giorno il papa formulava un intero programma d'azione. E precisamente: a) nella Nuper ex rationalibus causis (la quale ne riporta inclusa un'altra, la Salvator mundi del 4 dicembre), comunica di avere ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] si limita più, come nel trattato aritmetico, a tradurre un'unica opera greca, ma ricorre a più d'una fonte e tenta anche qua e là citati: "sed nobis in alieno opere non erit immorandum". Né molta importanza ha la comparsa nel proemio - ma solo nel ...
Leggi Tutto
Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] della magia, la divinazione, lo spiritismo, l'astrologia. E ne trae spunto per un'istruzione sul rapporto con la natura creata in the Patristic Age: Studies in Honor of Walter J. Burghardt, a cura di D.G. Hunter, Mahwah 1989, pp. 183-97.
C. Folsom, ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] 'accusatore abbia il suo patrimonio; ma se ne esce salvo, l'accusatore sia messo a morte e l'accusato ne prenda il patrimonio.
3. Se un uomo ferisce una persona alla testa, prima doveva dare 6 sicli d'argento: 3 sicli li prendeva il ferito e 3 sicli ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...