LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] può essere considerata una ripetizione di prototipi fanzaghiani né si può ipotizzare un suo alunnato presso la bottega del Tesoro di S. Gennaro, eseguito in argento da G.D. Vinaccia a partire dal 1692.
In alcuni documenti del 1689 (Prota Giurleo), ...
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Ani
P. Cuneo
Grande città dell'Armenia medievale (antico cantone di Širak, nella prov. di Ayarat), oggi abbandonata, sita nella prov. di Kars, in Turchia, a km. 50 ca. a E del capoluogo. L'area a suo [...] fascia finemente decorata che, includendo le arcatelle cieche, ne avvolge completamente il volume di base.
I materiali Les ruines de la ville d'Ani, Monumentum 5, 1970, pp. 48-73.
D.A. Kipšidze, Peščeri Ani [Le grotte di A.], a cura di N.M. Tokarskij ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] tutto chiariti e superati, né condizionate dalle esigenze del pubblico e dei committenti.
L'arte di A. del Sarto, infatti, la Madonna in trono col Bambino e santi di Berlino, il Sacrificio d'Abramo di Dresda, la Sant'Agnese dei duomo di Pisa.
Bibl.: ...
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CARLO IV di Lussemburgo, Imperatore
M. Mihályi
Nato nel 1316 a Praga, ove morì nel 1378, C. era figlio di Giovanni (1296-1346), conte di Lussemburgo e re di Boemia dopo la morte del cognato, ultimo [...] Kapitulní Knihovna, Cim. 2). La scelta dei libri della sua biblioteca ne rivela il gusto eclettico, esotico e scientifico, per es. il 14°, realizzato a Venezia o Padova (Praga, Památnik národního pisemnictvi-muz. cĕské literatury, II DA 13). Di ...
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BITONTO
P. Belli D'elia
(lat. Butunti, Butuntum)
Centro della Puglia a km. 18 da Bari e a m. 118 di altitudine, situato in un territorio da sempre coltivato a olivi sul primo gradino della bassa Murgia, [...] della porta Baresana in una posizione strategica che ne giustifica l'originario impianto fortificato. Di probabile fondazione duecentesca, ha navata unica conclusa da un'arcata a sesto acuto che d'a accesso al coro piatto.Nel cuore del centro storico ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] metamorfosi che dell'amore esprimono il peculiare concetto che ne è alla base. Mentre da un lato la trattatistica e dai cavalieri nel loro assedio. Il tema dell'assalto al castello d'A., che fa la sua comparsa per la prima volta nell'arte figurativa ...
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TUSCANIA
P. Rossi
(lat. Tuscana; dal sec. 14° fino al 1911 Toscanella)
Cittadina del Lazio settentrionale, in prov. di Viterbo, situata su uno sperone tufaceo sopra il fiume Marta.
T. fu un importante [...] serie di archeggiature, mentre una cornice ad archetti ne sottolinea gli spioventi e la cornice. L'interno, ; D. Andrews, J. Osborne, D. Whitehouse, Medieval Lazio, Oxford 1982, pp. 137-235; M. Moretti, Chiese di Tuscania, Novara 1983; J.D.A. Kraft ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] ambiente artistico della capitale belga, il D. mantenne sempre vivi i contatti con Trieste. Ne è prova la commissione di due un'intera sala della villa Errera, sempre a Bruxelles. Nel 1873 il D. presentò a Vienna il dipinto Dalila, in parte esemplato ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] uno scadimento qualitativo. Il sacco di Roma del 1527 spinse il D. a lasciare la città, non già alla volta di Firenze, come a opere degne di rilievo. quali Gli arrampicatori (B. 423) del 1523, tratto dal celebre cartone di Pisa di Michelangelo, ve ne ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] poiché il F. tratta anche l'abito come opera d'arte, ne rifiuta proprio per questo ogni destino effimero.
Negli anni 1978, pp. 11-29; I. Zannier, M. F. fotografo, ibid., pp. 31-36; A.M. Deschodt, M. F. Un magicien de Venice, Paris 1979; G. de Osma, M ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...