stima Valutazione approssimata del valore di un bene o una grandezza.
Economia
Valutazione monetaria di qualsiasi fatto che costituisca un aspetto o una conseguenza di carattere economico.
Sono dette, [...] d′e d″ tali che per la probabilità condizionata a δ sia: P(d′<d<d″)=1−α. Indicate con δ′ e δ″ le funzioni inverse rispettivamente di d′ e d eseguita in base a elementi ricavati sul mobile stesso, senza riferimenti néa terra né agli astri (➔ ...
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Anatomia
Termine riferito a formazioni anatomiche o di elementi istologici disposti a s.: ganglio s. o ganglio di Corti, il ganglio situato nel canale s. dell’orecchio interno e in rapporto col ramo cocleare [...] della moneta che ne deriva provoca penuria dei mezzi di pagamento.
Si parla di s. anche a proposito del (P. Varignon, G. Bernoulli) è la curva (fig. 2) d’equazione ρ=a/ϑ ottenuta applicando un’inversione alla s. di Archimede; ammette un punto ...
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Economia
In generale, mancata reintegrazione di costi sostenuti o una diminuzione di valore subita da un bene per circostanze varie o il consumo totale o parziale dello stesso per l’uso o per eventi sopravvenuti. [...] per qualunque causa dalla copertura di un’obbligazione; caso tipico ne è la p. di cambio tutte le volte che la degli oneri a carico del cliente (p. di brevità, p. di valuta, commissioni, spese d’incasso ecc.) che gravano sull’operazione d’incasso di ...
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zero Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3 ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè il numero cardinale [...] a+0=0+a=a, a+b=a solo quando b=0; b) lo z. è il fattore d’annullamento del prodotto: a∙b=0 solo quando uno almeno dei due fattori a, b è uguale a conoscibilità della materia e delle leggi che ne regolano la dinamica sarebbe l’indeterminazione ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] e, soprattutto, J. Habermas ne hanno ridimensionato le pretese antropologiche. D’altra parte va rilevato come il le credenze e i criteri sorgono e si tramandano.
Un discorso a parte merita il problema della r. scientifica, che si identifica con ...
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Ente geometrico fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche.
Astronomia
R. d’altezza Proiezione di un tratto del cerchio d’altezza (➔ cerchio) sopra una carta di Mercatore. [...] d=0, a′x+… +d′=0 e a″x+ … +d″=0, a‴x+ … +d‴=0 sono complanari o sghembe a seconda che il determinante
sia rispettivamente uguale a specie se contiene un punto reale, di seconda specie se non ne contiene alcuno. R. orientata R. su cui è fissato un ...
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Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] de l'ordre dans l'humanité, ou Principes d'organisation politique, nel 1846 si trasferì a Parigi, dove intensificò le sue relazioni con i politica assai distante da quella di Marx (che ne ridicolizzò le posizioni nel saggio Misère de la philosophie ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] processo per svolgere l’attività affidatagli e ne esce dopo averla portata a termine. In quanto privato incaricato di una merci delle quali non faccia la consegna, né concedere dilazioni o sconti se non d’uso, salvo espressa autorizzazione. Non può ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] Frequentò specialmente J. Bentham e studiò gli scritti di A. Smith e D. Ricardo. All'età di diciassette anni si impiegò nella Compagnia delle Indie Orientali (1823). Dal 1826 al 1828 attraversò una crisi spirituale che, come spiega nella sua ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] ° sec. e anche in seguito), divennero centri d’insegnamento. In Italia se ne ebbero a Bologna, Pavia, Padova, Roma. Col tempo nell’uso corrente il termine c. fu applicato sempre più a istituti d’istruzione ed educazione, anche di carattere secondario ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...