La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] opera si protrasse sino a che, con la pace di Vestfalia (1648), apparvero ormai decise le sorti religiose d’Europa e tracciati i inizi della Chiesa cattolica, ne risultò ancora accresciuta, anche se qualche laico assurse a figura di primo rango nella ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] di i. si trovano nell’epistolario di s. Ignazio d’Antiochia, e in numerosi apocrifi. Tra questi va ricordato in con i quali ha inizio l’innografia siriaca. Ma se ne trovano anche in ambienti ortodossi. A un periodo compreso tra la fine del 4° sec. e ...
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Diritto
C. internazionale La società degli Stati e degli altri enti le cui relazioni reciproche sono rette dal diritto internazionale. Tralasciando i rapporti tra enti sovrani, esistenti fin dall’antichità, [...] Stati nazionali. La dottrina prevalente ne fa risalire l’origine alla ha dichiarato incostituzionale l’art. 4 del r.d. 1731/1930 (per contrasto con gli art intende comunemente l’insieme dei soggetti che a vario titolo partecipano o sono comunque ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] a un ens a se, ma non unico né spirituale, e la via dell'ordine che giunge a un'intelligenza spirituale, ma non necessariamente unica né , S. fece valere tali principî teorici. Il re d'Inghilterra sosteneva di avere, in quanto membro principale della ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] diocesi, che perciò fu colpita d'interdetto, dedicò gli ultimi anni di vita a raccogliere le sue numerosissime opere di infinito. Suo il concetto che il mondo non ha un centro né una circonferenza, con il quale egli supera la cosmologia medievale. E ...
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Religione
Dio delle acque e in particolare delle acque correnti nella più antica religione romana, poi dio del mare in seguito all’identificazione con il greco Posidone (4° sec. a.C.). Le sue feste, Nettunali, [...] 3° sec. d.C. ebbero associati i ludi Neptunalicii, con corse e naumachie. A N. erano dedicati a Roma un tempio nello spazio, sotto forma di radiazione infrarossa, più energia di quanta ne riceva dal Sole (si calcola che il rapporto fra l’energia ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] la protezione di Ferdinando d'Asburgo; così, quando Z. ebbe riunito attorno a Zurigo, oltre a Berna e Basilea, Costanza il tradizionalistico concetto che ne aveva Lutero; il che fece fallire i piani di Filippo d'Assia per un'alleanza antiasburgica ...
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(sanscr. e indost. Gaṅgā) Fiume dell’India e del Bangladesh (2700 km). Il suo bacino (circa 1 milione di km2) ha per limiti a N le cime più alte della catena himalaiana, a S i monti Vindhya che formano [...] di sedimenti scaricati in mare dall’insieme dei due corsi d’acqua è valutato di molto superiore a un milione di t al giorno; l’interazione tra a.C., sfociando nella formazione del primo impero del subcontinente a opera della dinastia dei Maurya: ne ...
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Chimica
Notazione che utilizza simboli e indici per dare informazioni relative alla composizione atomica e alla struttura di una molecola. Infatti a seconda del grado di dettaglio utilizzato è possibile [...] processo fra privati praticato in Roma dal 2° sec. a.C. e per tutta l’età del principato, f. alla metà del 4° sec. d.C., quando ormai l’unica procedura nell’occasione, nel modo e nel tono prescritti ne invaliderebbe l’efficacia. La f. tuttavia non ...
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Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] divenne gravemente onerosa, lo Stato ne affermò l’ereditarietà e l’obbligatorietà III (1542) e Pio IV (1564), fino a Sisto V (1588). Ebbe struttura moderna con la istanza per le cause riservate alla medesima; d) Pontifici consigli: per i laici; per ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...