Scrittrice francese (Parigi 1634 - ivi 1693), donna di alta cultura, allieva di G. Ménage, sposò (1655) F. Motier conte di La F.; fu amica di M.me de Sévigné e specialmente di La Rochefoucauld. Ai suoi [...] primo esempio in Francia. Opere postume: Histoire de M.me Henriette d'Angleterre (1720); La Comtesse deTende (1724), novella su di un caso analogo a quello della Princesse de Clèves; Mémoires de la Cour de France pour les années 1688 et 1689 (1731 ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] un'opera somma di poesia (una vasta analisi del poema tende proprio a mostrare come, per virtù di passione e di (Einaudi), IV, 2, Torino 1975, pp. 850-78 e Il "diagramma De Sanctis"... e il nostro, in Letteratura italiana (Einaudi), Torino 1982, I, ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] un'intenzione pedagogica che, nei casi meno felici, tende a prevalere a danno dell'equilibrio dell'opera.
D., in Grande Diz. enc. Utet, VI, Torino 1968, pp. 135 ss.; A. Leone De Castris, L'epica subalterna di E. D., in Angelus novus, 1969, 14, pp. 1- ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] presso la casa editrice Galli di Milano. Il romanzo tende a conciliare le due esigenze che più gli stanno a A. Navarria, F. D. La vita e l'opera, Catania 1974; J.-P. De Nola, F. D. et la France, Paris 1975; M. Lavagetto, Introduzione aiViceré, Milano ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] Armata italiana di D'Annunzio.
Nel gennaio del 1895 appariva il primo numero de Il Convito, la rivista fondata e diretta dal D., che a questa "Odor d'incenzo o di sandalo, luce mitigata da tende o da cortine, sete e velluti alle pareti, cassepanche e ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] divide: l’uno, che si può far risalire a Verne (Voyage au centre de la Terre; De la Terre à la Lune; Vingt mille lieues sous les mers; Robur le conquérant ecc.), tende all’avventuroso, al meraviglioso, al cosmico, e mostra verso il progresso tecnico ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Manzoni, forzano le tinte del patetico e dell’avventuroso, o, come il Fieramosca e il Niccolò de’ Lapi di M. d’Azeglio, tendono esplicitamente all’educazione del carattere a fini patriottici. In molti scrittori gli intenti realistici s’intersecano ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] rime d'amore. Al periodo 1304-07 circa sono così da assegnare il De vulgari eloquentia (v.) e il Convivio (v.); al 1307 risale forse l ma come un dovere morale-religioso. Il Rinascimento tende alla sua felicità rinunciando senza rammarichi e tremori ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] a Firenze, col Petrarca, di cui poco prima aveva composta una biografia (De vita et moribus F. P.). S'inizia così un'amicizia che onora del godimento passeggero e superficiale. La critica odierna tende invece a sottolineare, più o meno decisamente, il ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana (De Roberto, Capuana e soprattutto Verga), P. concentra il canone naturalistico dell'impersonalità narrativa; mentre la prosa tende al discorsivo, al parlato, per lo sviluppo che comincia ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
deromanticizzato part. pass. e agg. Che ha perso, che è stato privato della sua consistenza e del suo alone di romanticismo. ◆ E Amore tossico di Claudio Caligari è uno dei pochi film che dà l’idea di quel vuoto, il senso anticlimatico, deromanticizzato...