Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] deorum e il De montibus, nel Commento al poema dantesco e nel Trattatello in laude di Dante. Di tanto la letteratura del Petrarca tende al generale, alla traduzione in chiari simboli e in ferme sentenze dell'esperienza sentimentale, d'altrettanto ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] forme della vita associata e il mondo della cultura, che tende sempre più a rinchiudersi nella sua solitudine e a ritrovare in , per cui l'angoscia si traduce, come notava ancora il De Sanctis, in una «malinconia piena di grazia», la disperazione si ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] che per altro, nel trionfo dell'ideale umanistico (che tende sempre più a svincolarsi dalle sue origini e ad affermarsi dichiara il Vannozzo «Né può per predicanza o per sermone Corso de stella un momento cessare». Non resta che acconciarsi ai cinici ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] gelliano il G. recepisce le linee generali, che tendevano a saltare l'antichità classica per risalire, attraverso Toscana. Dal Convegno di studi per il IV centenario della morte di Cosimo I de' Medici, Firenze 1980, pp. 73-104; G. Gatti, "Quest'è quel ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] 'analisi, manca la sintesi».
Ma il Romanticismo, e il De Sanctis specialmente, univano a questo interesse e a questo giudizio la viva freschezza del loro mondo artigiano, e già tendono verso una conoscenza dei valori assoluti, Leon Battista Alberti ...
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Donna gentile
Giorgio Petrocchi
Personaggio della Vita Nuova e poi del Convivio, non distinto tra l'una opera e l'altra, ovvero in qualche modo corrispondente come dapprima figura reale e poi simbolo, [...] apparve a D. quella gentile donna, cui feci menzione ne la fine de la Vita Nuova; il poeta soggiunge: E sì come è ragionato per Vita Nuova, mentre la puntigliosa precisione del Convivio tende a consacrare, con la tanto maggiore importanza dell' ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] , nell'età comunale, le forze che da varie parti tendevano a disgregare quella compatta architettura di idee e di costumi e le male arti dei tiranni, dal De regimine principimi di Egidio Colonna fino al De tyranno dell'umanista Coluccio Salutati; e ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] con quella cristiana, d’altra parte tende a realizzare questa finalità rifiutando quell’eccesso cui si apprende che il commentario eusebiano era in quindici libri; ma in de viris illustribus 81 Girolamo elenca dieci libri di Eusebio su Isaia.
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] alla famiglia stessa dell'estinto); mentre stilisticamente tende al centone virgiliano, non senza l'impiego di 269, 271, 273, 275; R. Zucchi, Ottonello Descalzi e la fortuna del "De viris illustribus", ibid., pp. 479-82, 487; A. Calore, La casa di L ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] dei dissensi che quotidianamente la lacerano. La condizione di Perugia tende a essere assimilata a quella dell'Italia intera: la Peroscia e recopiate per mia propria mano, finite a dì 10 de gennaio 1482"; dello stesso anno è la princeps, di cui è ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
deromanticizzato part. pass. e agg. Che ha perso, che è stato privato della sua consistenza e del suo alone di romanticismo. ◆ E Amore tossico di Claudio Caligari è uno dei pochi film che dà l’idea di quel vuoto, il senso anticlimatico, deromanticizzato...