Scultore di Paro, allievo di Fidia, anzi l'allievo prediletto. Non risulta che sia stato molto fecondo: le opere, che di lui si ricordano nominativamente, sono soltanto quattro; non solo, ma, stante la [...] per le quali si fa il nome di A. Secondo la descrizione di Pausania (V, 20, 1), la dea portava in testa un diadema, adorno di piccole figure di Vittorie e di cervi; nella sinistra teneva un ramo di melo, e nella destra una patera, sulla quale erano ...
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Antica città della Beozia, sulla strada da Cheronea a Tebe, a O. del lago Copaide, posta su un colle cinto dai fiumicelli Κουάριος a E. e Φάλαρος (oggi S. Giorgio) a O. Fondata secondo la tradizione da [...] piazza del mercato un tempio di Era con un'antica figura della dea, opera di Pitodoro tebano, altrimenti ignoto. Le monete di Coronea di Agesilao, che rimase ferito, non fu che una vittoria a mezzo: l'esercito nemico restò sostanzialmente intatto, né ...
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Centro principale della Focide, situato a pochi chilometri a nord del golfo di Corinto, fu sempre fiorente e rinomato per i suoi olî. La graziosa borgata moderna giace sull'altura tutta verdeggiante di [...] di Atena, dove si conservava una statua molto antica della dea; vi era anche onorata una coppia di divinità, simili ai più di un secolo, fino al 167, quando i Romani, vittoriosi della Macedonia, umiliarono l'Etolia distaccandone, fra l'altro, la ...
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. Divinità iranica che, associata a Mitra, ebbe culto nell'Asia anteriore, donde esercitò anche qualche influenza sul mondo religioso greco-romano. Nell'Avestā non v'è una vera e propria divinità di questo [...] vento, la pioggia, la nebbia, la grandine - e dà vittoria ai suoi protetti. Come in non poche altre divinità dello sino a Damasco e a Sardi; notizia assai attendibile, giacché la dea, col solo nome di Anahita, è invocata insieme con Ahura Mazda ...
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Nome del più notevole fiume del Peloponneso, che scorre attraverso l'Arcadia e l'Elide, raccogliendo quali affluenti quasi tutti i più importanti corsi d'acqua delle due regioni. Sono famose, nel suo corso [...] sulle rive dell'Alfeo, Eracle, allorquando dopo la vittoria su Augia istituì la festa olimpica, sacrificò ad Alfeo ", appare spesso onorata di culto l'arcado-elea Artemide, dea della feconda umidità, sovente adorata appunto sotto l'epiteto di ...
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Moneta romana del valore del denaro, il cui nome deriva dalla biga rappresentata sul rovescio; così sono detti quadrigati i denari con la quadriga. La denominazione è analoga a quelle greche di Χελῶναι, [...] sul rovescio rappresentavano una Vittoria che incorona un trofeo. Mentre però il vittoriato fu importato dall' denaro d'argento più antico fu quello col tipo della testa della dea Roma sul diritto, e le immagini di Castore e Polluce sul rovescio ...
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TIFATA
Domenico Mustilli
. Monte ai confini tra la Campania e il Sannio. Nell'antichità il suo nome era posto in relazione con i boschi di querce (iliceta) che lo coprivano, oggi scomparsi; meglio è, [...] piedi del monte, Silla sconfisse (83 a. C.) il console Gaio Norbano e i partigiani di Mario: in ringraziamento della vittoria dedicò alla dea i campi dove si era svolta la battaglia e le alture circostanti.
Sul monte sorgeva anche un tempio di Giove ...
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. Da una larga e profonda caverna (τὸ πανέιον) che si apre alla base d'un masso calcare alto 30 m. e dove dai tempi più antichi era venerato Pan dio del gregge e della pastorizia, trasse il nome la città [...] masso sopra il Paneion vi sono ancora 4 nicchie per statue e in una si legge: "questa dea (la ninfa Eco) fu consacrata al divino Pan, da Vittore, sacerdote, figlio di Lisimaco".
Bibl.: E. Schürer, Gesch. des jüd. Volkes, 4ª ed., Lipsia 1907, p. 204 ...
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. Faraone egiziano della IV dinastia, vissuto circa il 2620-2597 a. C. Accanto alla forma arcaica Χέοψ, data da Erodoto, appaiono le più recenti Σαῶϕις (Eratostene) e Σοῦϕις (Africano), con il passaggio [...] di Gīzah, abbiamo scarsi avanzi; secondo una tradizione tolemaica edificò un tempio alla dea Hathôr a Dendera. Nel Sinai, presso Wādi Maghārah, è ricordata una sua vittoria sui nomadi della regione. La sua empietà, di cui parlano scrittori classici ...
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Figlio di Micciade, scultore di Chio: visse intorno alla metà del sec. VI a. C. e appartenne a famiglia d'artisti: famosi anche furono i suoi figli (v. bupalo e atenide).
Opere di lui, secondo Plinio (Nat. [...] e conservataci da un commentatore greco di Aristofane, gli attribuisce l'invenzione del tipo alato per la dea della Vittoria (v. vittoria). Gli scavi di Delo hanno messo in luce un'iscrizione frammentaria originale che parla deqli accorgimenti di ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per...