FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] suo periglioso destreggiarsi tra la Serenissima e Ludovico Sforza, detto il Moro, il quale, nel momento conclusivo della pace , a suo modo una storia d'amore. Sincero il trasporto di Lucrezia per l'uomo d'arme. Emozionato, commosso, turbato, ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] 1245, in questa città, un maestro Pietro medico, detto Ispano, si impegnò a indennizzare Maria Roberti, versandole 50 spirituali hanno in queste opere notevole rilevanza. Il mal d'amore e la quantificazione degli appetiti e piaceri sessuali secondo ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] , dalla quale ebbe Antonio (I) nel 1641, Antonio (II) detto Alberto nel 1644, Ottavio nel 1648, Lorenzo nel 1649 ed Elena, del L. in campo teatrale, la Forza d'amore avvicina il tradizionale modello amoroso al gusto romanzesco per l'intrigo politico, ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] nella casa già Roelli, divenuta poi il. palazzo malatestiano detto del Cimiero, dirimpetto alla casa avita degli Atti in contrada a un manoscritto che attribuisce a quell'anno una canzone d'amore per I., composta in persona di Sigismondo dal suo ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] al quale Guido rispose con “S’io fossi quello che d’amor fu degno”, d’accenti nostalgici e dolorosi; e dall’episodio pure qui addietro ricordato per altra ragione dell’apparizione di Giovanna detta la Primavera che precede Beatrice, come s. Giovanni ...
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MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] Ad Neaeram che, in mezzo a elegiache e topiche proteste d’amore e a una proposta di matrimonio che sembra realistica, contiene come pare, Zanobi Acciaiuoli, richiamato da Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico a Firenze dall’esilio nel 1478, questo è ...
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FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] dal Mantegna, nel celebre affresco della camera dipinta detta degli sposi, con una certa indulgenza.
Fra il -21 sett. 1898, p. 2; G. Zonta, Filippo Nuvolone e un suo dialogo d'amore, Modena 1905, pp. 54 s.; C. Bonetti, La Dieta di Cremona (26-28 ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] ma anche genericità di espressionio oscurità di allusioni, ne dette Costanza in numerose lettere ad amici (cfr. Lettere, il Monti stesso negli sciolti al principe Chigi, nei Pensieri d'amore e nel Bardo della Selva Nera. E infine gli inni sacri ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] morì nel luglio del 1666 (il testamento venne registrato, come siè detto, il 25 di tale mese ed anno).
Il figlio Giovanni Paolo Venere sopra il bando d'Amore (libretto di Bianchini), Bologna 29 nov. 1666, palazzo pubblico, sala d'Ercole; L'alloro ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] parte. Lungo questa selva oscura (si pensi al "laberinto d'amore" del Corbaccio boccacciano) Mercurio indica a Masuccio le orme del 1525 aggiornano i destinatari di dieci novelle; l'edizione detta "della Gatta", senza data, molto diffusa, accorcia gli ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...