LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] città di Vittorio Amedeo III (Gli affetti della città d'Asti nell'essere per la seconda volta onorata dalla una sua cantata (La pace tra Pallade ed Amore) e di un suo scritto su Del dominio del Leone. Secondo quanto detto dal fratello a T. Vallauri ...
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GUGLIELMA di Milano, detta la Boema
Marina Benedetti
Dell'esistenza di G. abbiamo notizia principalmente da processi inquisitoriali che si svolsero a Milano nel 1300. Nonostante la natura e la frammentarietà [...] dava consigli di amore cristiano e moralità evangelica. Al momento della morte G. avrebbe detto: "Amatevi ed 1862, I, pp. 587-592; II, pp. 1-72; C. Cantù, Gli eretici d'Italia, I, Torino 1866, p. 115; Id., Su la Guglielmina Boema e su Pietro ...
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FERLONI, Antonio Severino
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Borgo San Donnino (od. Fidenza in prov. di Parma) il 17 apr. 1740 da Giacomo, negoziante in quella città, e da Francesca Rovaldi. Dopo i primi [...] sua corrispondenza era stata dettata da risentimenti per supposti la pubblicazione del suo scritto Adorazioni all'amore di Gesù solite recitarsi nelli suoi aveva cercato rifugio in Francia, dopo la campagna d'Italia del 1800 e la vittoria di Marengo ...
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BARTOLOMEO da Petroio, detto Brandano
Gaspare De Caro
Nacque da una famiglia di contadini a Petroio, nel dominio di Siena, presumibilmente nel 1488; il padre aveva nome Savino, la madre Meia, diminutivo [...] genn. 1547, gli fecero dono di dieci fiorini "pro elemosina et amore Dei" (cfr. Ls., p. 196); gli fu perfino concesso 437 s.; C. Turi, Vita di Bartolomeo Carosi detto Brandano, s. I.né d.; Arsenio dell'Ascensione, Vita dell'ammirabile servo di Dio ...
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MANETTI, Latino Giovenale
Simona Feci
Nacque a Roma nel 1485 o 1486, figlio unico di Porzia e Tommaso "de Juvenalibus". Nulla si conosce sugli studi e sui suoi primi passi nella Curia romana. Nel 1507 [...] posizione preminente raggiunta dal cardinale Bernardo Dovizi, detto il Bibbiena, al cui servizio il M. , Roma 2000, ad ind.; D. Solfaroli Camillocci, I devoti della carità. Le Confraternite del Divino Amore nell'Italia del primo Cinquecento, Napoli ...
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ZEFIRINO, santo
Emanuela Prinzivalli
In base alle date consolari indicate nella cronologia del Catalogo Liberiano l'episcopato di Z., che secondo il Liber pontificalis era romano di nascita, successore [...] tendenza ostile, come si è appena detto, al vescovo Callisto, e da Eusebio agirono all'epoca di Z. furono più d'una. Peraltro, si può dire in ; XV, 2, ivi 1950, s.v., coll. 3690-91; A. Amore, Zeffirino, in B.S., XII, coll. 1464-65; Il grande libro ...
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BROSSANO (Borsano), Simone da
Ingeborg Walter
Era di origine milanese, forse figlio di maestro Ambrogio da Brossano, medico, familiare e commensale "satis dilectus" dell'arcivescovo Giovanni Visconti. [...] procinto di ossequiare il nuovo papa, avrebbe detto che andavano a salutare "diabolum qui sedem di procurargli ad Avignone un esemplare dell'Asino d'oro di Apuleio. La lettera, che risale male indirizzate, e il suo amore per gli autori classici.
Il ...
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MARANGONI, Giovanni
Antonella Barzazi
Nacque a Vicenza il 6 ag. 1673, da Francesco e da Marietta, della quale l'atto di battesimo del M. - conservato nell'Archivio della cattedrale vicentina (Raspa, [...] Vita del servo di Dio d. Biagio Morani di Mercatello confessore… del nuovo monastero del Divino Amore, ibid. 1763), nel l'erudito e l'edificante, L'ammirabile conversione di s. Disma detto volgarmente il buon ladrone, che fu crocifisso con N.S. Gesù ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] tutti, per darci un segno del suo amore per noi".Il perduto prototipo doveva già essere dell'immagine del paradiso.Tra le opere d'arte del Medioevo legate all'interpretazione - rispondenti anch'esse, come si è detto, a un rigido schema in cui a ...
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COPPOLI, Francesco
Ugolino Nicolini
Nacque verso la fine del sec. XIV da Raniero, appartenente a un ramo, quello detto di Ugolino, dei Coppoli, una delle più antiche e nobili famiglie di Perugia presenti [...] che la città poteva offrire a chi aveva amore allo studio (Sabbadini, pp. 114 s.). zona; alla fine fu liberato, spogliato d'ogni cosa.
La brutta avventura fu si assegnassero al C. due podesterie nella detta città: una da aprile a novembre del 1426 ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...