Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] , che, nella trasposizione di Servet, sarebbe tornata al pristino splendore solo dopo questi 1260 anni di devianza dottrinale.
Se si escludono queste integrazioni, la trattazione era scandita secondo i parametri tipici del ‘paradigma costantiniano ...
Leggi Tutto
Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] nuove malattie, la perdita di orientamento rispetto ai valori, la frammentazione sociale, la scarsità del lavoro, l’aumento della devianza e della violenza, la depressione. L’incremento del volume totale dei beni prodotti, la diffusione di mezzi di ...
Leggi Tutto
Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] non possano essere pensate separatamente senza dar luogo a forme patologiche o riconducibili alla categoria della devianza. Ritorna, nella formulazione più sofisticata dell''individualismo istituzionalizzato', l'idea durkheimiana che l'autonomia dell ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] prestigiosa e neppure solamente dello scienziato in grado di mostrare la provvidenza all'opera nella Natura. Poiché malvagità e devianza sociale dipendevano da malattie cerebrali, il medico, che era in grado di prevenirle o di curarle (mediante una ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] in evidenza che il manicomio, come altre istituzioni, assolveva alla funzione politica di controllo delle forme di devianza sociale e di contestazione del potere (siamo appunto negli anni della contestazione studentesca e delle lotte sindacali più ...
Leggi Tutto
Aggressivo, comportamento
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Definizione
Il termine 'aggressione' deriva dal verbo latino aggredi, che può essere inteso sia nel senso di assalire, sia nel senso di far fronte a [...] modo anomalo: a scuola i ragazzi grassi, balbuzienti o dai capelli rossi sono di solito oggetto di derisione. Se la devianza riguarda un tratto del comportamento, lo scherno può tradursi in un'aggressione a fini educativi che costringe il deviante ad ...
Leggi Tutto
Giudiziari, sistemi
Carlo Guarnieri
di Carlo Guarnieri
Giudiziari, sistemi
sommario: 1. La funzione giudiziaria: rendere giustizia. 2. Il giudice. 3. Le strutture. 4. Il processo. 5. Sistema giudiziario [...] Infatti, il tentativo di decongestionare il sistema giudiziario ha favorito il ricorso a procedure alternative di trattamento della devianza che assumono forme concrete alquanto diverse, ma non di rado attribuiscono un ruolo significativo al pubblico ...
Leggi Tutto
GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] della psicologia ai problemi sociali: l'orientamento professionale, la psicologia del lavoro, le condizioni dei carcerati, la devianza giovanile, la psicopedagogia. Si può dire ch'egli sia arrivato così a prospettare la psicologia come una integrale ...
Leggi Tutto
di Andrea Carati e Arturo Varvelli
Le principali sfide alla sicurezza internazionale provengono oggi da minacce di tipo non convenzionale. Gli anni successivi alla fine della Guerra fredda hanno rivelato [...] e in modo molto flessibile. Ciò ha amplificato una caratteristica dei gruppi jihadisti, rispetto ad altre forme di devianza: la tendenza a utilizzare strategie di comunicazione, anche pubblica, per raggiungere i propri obiettivi. Sono stati per ...
Leggi Tutto
Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] . Si occupò anche, sebbene in modo marginale, del comportamento umano, tanto della sua fisiologia quanto della sua ‘devianza’ patologica. L’etologo Irenäus Eibl-Eibesfeldt, allievo di Lorenz, si occupò di etologia umana già prima del 1973 ...
Leggi Tutto
devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...